«Oltreconfine» si presenta con una considerevole ricchezza di sfaccettature. Il volume raccoglie una ventina di saggi critici che spaziano su aree culturali differenti e con una molteplicità di orizzonti e scenari. La varietà delle ricerche si focalizza nell'ambito delle lingue, delle culture e letterature moderne occidentali; la natura multidisciplinare della raccolta risulta infatti dalla presenza sia di scritti di carattere linguistico e letterario, che di carattere storico-politico e storico-sociale, artistico e geografico. Molteplicità vi è anche negli approcci metodologici. Se prevalgono quelli di carattere pragmatico negli scritti linguistici, in quelli letterari e storici gli interessi sono più contrastanti e differenziati. Eppure gli autori, che collaborano tra loro in una facoltà di lingue straniere, si sono raggruppati in quest'impresa con il gusto e la scommessa del confronto di posizioni e di differenti percorsi formativi: essi provengono infatti da nazioni diverse, da scuole e da esperienze culturali poco comparabili tra loro perché svoltesi in strutture universitarie di differenti paesi. Eppure il fascino della scommessa sta proprio in questa differenziazione. L'interrogativo era se il risultato complessivo, al di là delle singole acquisizioni culturali, avrebbe portato a una forma di entropia, di caotica e disorientata dispersione di energie e studi, oppure se avrebbe delineato, nonostante la diversità, il profilo riconoscibile di una piccola facoltà universitaria come è quella di Lingue e Letterature Straniere di Feltre.