

Cosa comporta lo studio di una realtà produttiva in ancien régime? Quali i livelli di indagine necessari alla comprensione di fenomeni la cui natura e la cui evoluzione erano il risultato della profonda compenetrazione di fattori geografici ed economici, di tecniche e di indirizzi di mercato, ma anche di strutture fiscali, di capacità contrattuali, di mediazioni politiche, di riconoscimento reciproco di potere tra le diverse rappresentanze della società e delle istituzioni? Lo studio della sericoltura siciliana tra Seicento e Ottocento offre la possibilità di verificare «sul campo» diverse ipotesi interpretative. La seta e le sue manifatture sono state, infatti, durante tutta l'età moderna, l'elemento caratterizzante della Sicilia nord-orientale, segnandone in maniera determinante non solo l'economia, ma anche la politica, i rapporti sociali, la vita quotidiana. A partire dal XV secolo infatti, per quell'area, la seta ha costituito la ricchezza principale con la quale sopperire all'endemica penuria di grano, e al tempo stesso la principale merce di scambio sui mercati locali e soprattutto internazionali. Intorno ad essa si è, inoltre, organizzato un complesso sistema fiscale che ne ha finito per strutturare caratteristiche produttive e particolarità tecniche, rivelatesi nel tempo determinanti per il futuro. La seta è divenuta una grande questione politica, una risorsa sulla quale istituzioni, città, ceti sociali, corpi professionali e singoli cittadini, hanno intessuto reti di patronage, costruito alleanze e conflitti, rivendicato privilegi, giustificato egemonie.
Simona Laudani
Simona LAUDANI è ricercatrice di storia presso il Dipartimento di scienze storiche, antropologiche e geografiche dell'Università di Catania. Dal 1993 insegna storia contemporanea alla Facoltà di magistero di Messina. Ha pubblicato numerosi contributi sulla storia dei sindacati nell'Italia del secondo dopoguerra, su temi di demografia storica in età contemporanea, sulle attività manifatturiere e sul lavoro femminile in età moderna e contemporanea in riviste quali "Meridiana", "Annali dell'Istituto A. Cervi", "Memoria", e nella "Storia delle donne" pubblicata da Laterza. E' autrice di Dai mangani alle filande. Trasformazioni produttive e modificazioni culturali in Sicilia (XVIII-XIX sec.), Catania 1991.

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