
Collana: Fiabe e storie
2005, pp. 141, rilegato
ISBN: 9788879899833
€ 20,00 € 19,00
Le storie che Clarice Lispector ha scritto per i bambini e che qui vengono raccolte rivelano una intenzionalità creativa tutt’altro che accessoria alla sua vena di intellettuale sofisticata e rarefatta. La scrittrice brasiliana-ebrea-russa che ha rappresentato forse al grado più alto la consapevolezza della necessità dell’ibridazione, la viaggiatrice cosmopolita continuamente divisa tra il suo Brasile e l’Europa, tra la sua Rio de Janeiro e New York, ha voluto così convertire la sua smagata sapienza di scrittrice nell’apparente paradosso di una riconquistata, disarmante, infantile semplicità. Sono letteralmente storie di sogno, chiuse in una perfetta circolarità narrativa, segnate da una stagionalità australe, in cui a giugno «si accendono i fuochi» e viene il tempo «di mangiare le patate dolci con un bel caffè bollente», mentre al cielo estivo di gennaio è riservato il compito di popolarsi di miriadi di stelle-bambini. Storie di foreste e di fiumi, di alberi dai frutti succosi che non si possono raccogliere se non se ne conosce il nome, di pantere che salgono in cielo aggrappate a una liana. È tutto un campionario colorato e antropomorfo di avvoltoi scemi, di rospi furbi, di uccelli ciarlieri; e accanto agli animali, i tanti personaggi di un immaginario fiabesco, che per essere brasiliano non è meno universale: quel Pedro Malazarte, cugino sudamericano del nostro Giufà, che fa la sua fortuna trascinandosi in spalla una porta, unica eredità del padre; o quella Yara sirena di fiume, avvenente e perfida indigena, che irretisce i giovani del villaggio innamorandoli perdutamente per trascinarli con sé nei gorghi più profondi; o, su tutti, quel Saci-Pererê, dispettosa e bislacca creatura della foresta, sempre in cerca di tabacco, col suo berretto rosso e la pipa in bocca. E il ciclo si chiude – ultima sorpresa – con l’incantata epifania di un Natale caldo in un dicembre solare.
Clarice Lispector
Clarice Lispector, nata nel 1920 in una famiglia russa emigrata in Brasile, ha vissuto la sua esperienza di intellettuale cosmopolita facendo sempre riferimento alla sua Rio de Janeiro. Considerata unanimemente la più grande scrittrice brasiliana del Novecento, ha pubblicato numerosi romanzi e diverse raccolte di racconti, oltre che testi teatrali e articoli per giornali e riviste; ha inoltre firmato numerose traduzioni d’autore, lavorando assiduamente fino alla morte, avvenuta nel 1977. Tra i suoi libri tradotti in italiano ricordiamo Legami familiari, Le passioni del corpo, L’ora della stella, Vicino al cuore selvaggio.
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