
Collana: Virgola, 17
2005, pp. XIV-207
ISBN: 9788879899772
€ 13,50 € 12,83
Si può scrivere la biografia di una canzone? Se la canzone è Like a Rolling Stone, l’autore è Bob Dylan e il «biografo» è Greil Marcus, si può. Confermando la sua fama di maestro della critica, Greil Marcus si è confrontato con quella che la rivista «Rolling Stone» ha giudicato la «più grande canzone di tutti i tempi». Like a Rolling Stone è più di una canzone, è qualcosa che oppone resistenza a chiunque cerchi di suonarla, è come se avesse un corpo e un’anima, è una sfida, una scintilla di creatività che ha travolto Bob Dylan e i suoi musicisti il 15 giugno 1965 nello Studio A della Columbia a New York. In quei sei minuti Dylan riuscì a trasfigurare per l’ennesima volta il sogno americano, l’equilibrio tra la sua promessa e la sua menzogna, dando agli anni sessanta il loro sound definitivo: Dylan scrisse la colonna sonora di un mondo in mutamento. Like a Rolling Stone è il perno di quella sintesi di linguaggi che Dylan fa propria, la canzone capace di legare il blues al rap, il folk al punk, ha la forza di essere la più alta testimonianza di un decennio e allo stesso tempo la capacità di trascenderlo come nessun’altra canzone. Greil Marcus ci conduce in quel labirinto, fatto di creatività, fallimenti, incomprensioni, inquietudini e successi, fino a quando comprendiamo che non si tratta più di una canzone ma di quel mosaico in libertà chiamato America. «Cosa deve essere stato ascoltare Like a Rolling Stone a diciannove o vent’anni?», si chiede Nick Hornby. Queste pagine di Greil Marcus ce lo fanno provare a distanza di quarant’anni con la stessa intensità.
Greil Marcus
Greil Marcus (San Francisco 1945) è uno dei più importanti studiosi del rapporto tra cultura popolare e musica. Collabora con «Rolling Stone», «New York Times», «Esquire», «Interview», «Artforum» e tiene corsi alla University of California di Berkeley e alla Princeton University. Tra i suoi libri tradotti in italiano: Tracce di rossetto. Percorsi segreti nella cultura del Novecento dal dada ai Sex Pistols (Milano 1991); Mystery Train. Visioni d’America nel rock (Roma 2001); Quella strana, vecchia America. I Basement Tapes di Bob Dylan.
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