

Qual è l’origine dell’idea di giustizia che è alla base della nostra cultura? Tradizione vuole che la data ufficiale dell’ingresso di questo concetto nella storia del pensiero occidentale sia il V secolo a.C.: con i Sofisti, con Socrate, e con i grandi tragici. Ma che cosa c’è dietro l’esplosione di questo tema nell’età d’oro della civiltà ellenica? In questo libro, rigoroso e accessibile al tempo stesso, l’autrice si propone di indagare l’origine arcaica del concetto di giustizia in un’epoca in cui filosofia, teologia e poesia fanno ancora parte di quell’unico grande patrimonio condiviso dai sapienti. La storia dell’idea di giustizia è quella del suo lento procedere attraverso i sentieri dell’epos omerico e della poesia esiodea, dei racconti mitici e teogonici, della poesia lirica ed elegiaca, fino agli scarni frammenti dei primi filosofi. In questa nozione arcaica di giustizia sono già presenti tutti gli elementi che ancora oggi la connotano: la reciprocità, la simmetria, l’uguaglianza, la proporzione. Socrate rappresenta il momento in cui il pensiero della giustizia raggiunge la consapevolezza di sé, ma è un pensiero che ha già alle proprie spalle secoli di storia e le cui tracce sono giunte fino a noi.
Anna Jellamo
Anna Jellamo, professore ordinario di filosofia politica, ha insegnato presso l’Università della Calabria. Tra le sue pubblicazioni: Interpretazione del bene comune (Giuffrè, 1993), Quale liberalismo? Saggi su John Stuart Mill (Clueb, 1996), Il cammino di Dike. L’idea di giustizia da Omero a Eschilo (Donzelli, 2005), La regola e la virtù (Rubbettino, 2009).

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