
Collana: Saggi. Arti e lettere
2004, pp. XVIII-156, rilegato
ISBN: 9788879899017
€ 22,00 € 20,90
Leslie Fiedler, uno dei maggiori critici letterari d’America da poco scomparso, e l’Italia, i suoi luoghi e le sue lettere. Dal loro incontro sono nate queste Vacanze romane, un’inedita e originale raccolta degli scritti di Fiedler sulla letteratura italiana, che sono al tempo stesso un viaggio e una scoperta. Da Dante a Moravia, da Emilio Cecchi a Cesare Pavese, da Mario Soldati a Giaime Pintor, il grande guru della critica americana rilegge l’Italia, in particolare quella degli anni cinquanta, tra letteratura, costumi sociali e cronaca politica. E il dialogo con il Belpaese, divenuto per Fiedler una seconda patria, s’intreccia al filo della riflessione sulla letteratura americana e la cultura europea, in una mescolanza di rimandi e di intuizioni. Come quando si ritrova a insegnare Moby Dick agli studenti dell’Università di Bologna o a festeggiare la Pasqua ebraica a Roma, il tempio della cristianità, dal cui passato antico e più recente è attratto in modo irresistibile. Tra le righe di queste Vacanze romane, Fiedler ci mostra una volta ancora la necessità di un dialogo a più voci tra il Vecchio e il Nuovo Mondo, tra luoghi e culture così diversi e lontani, e proprio per questo così simili e vicini.
Leslie Fiedler
Critico, poeta, traduttore, romanziere, membro dell’American Academy of Arts and Letters, Leslie Fiedler (1917-2003) ha insegnato a lungo Letteratura inglese alla State University di New York a Buffalo. Per i tipi della Donzelli sono usciti in Italia i volumi La tirannia del normale (1998), Dodici passi sul tetto (1999) e Vacanze romane (2004).
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