
Collana: Saggi. Arti e lettere
2003, pp. XXII-117
ISBN: 9788879897853
€ 16,50 € 15,68
Questo libro raccoglie per la prima volta in un unico volume una serie di interventi di Carlo Levi tratti da trasmissioni radiofoniche e interviste apparse sulla stampa, che vanno dal 1947 al 1975, anno della morte dello scrittore. I ricordi dell’amicizia con Piero Gobetti, le osservazioni sulla poesia di Umberto Saba, le riflessioni sui cambiamenti in atto nel Meridione, le analisi del rapporto tra scrittori, malattia e medicina, la visione poetica del mondo e l’impegno civile di Carlo Levi, grande testimone del Novecento, dispiegano in questa raccolta tutta la loro suggestione con la vivacità e l’immediatezza del dialogo. Alle dinamiche di costruzione retorica del potere è in gran parte dedicata la lunga conversazione radiofonica con Walter Mauro che chiude la prima parte del volume, Comunicare: una sorta di testamento intellettuale, pochi mesi prima della scomparsa dello scrittore torinese. Nella seconda parte, Scrivere, sono riunite le interviste a Carlo Levi pubblicate in vari anni da quotidiani e periodici italiani, nelle quali, oltre ai consueti temi leviani, emerge un’immagine più intima di questo grande protagonista della storia della cultura italiana del Novecento. I documenti sono stati raccolti e commentati da Luigi Maria Lombardi Satriani e da Letizia Bindi, autori dei due saggi in cui le opinioni espresse da Carlo Levi vengono analizzate, delineando lo scenario culturale e politico nel quale questi interventi vennero a collocarsi.
Carlo Levi
Scrittore, pittore e politico, Carlo Levi è stato uno degli intellettuali di spicco del Novecento italiano. Antifascista, tra il 1935 e il 1936 fu condannato dal regime al confino in Lucania, e da quell’esperienza nacque Cristo si è fermato a
Eboli, oltre a un indissolubile legame con il paese di Aliano, dove volle essere sepolto alla sua morte, nel 1975. La sua eclettica attività creativa e politica, dal dopoguerra in poi, fu intensamente intrecciata a quella di instancabile viaggiatore e, tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni settanta, intraprese una serie di viaggi che lo portarono in Russia, India, Cina, Stati Uniti e Cile.
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