

Che cosa ha fatto di Walter Cronkite il più famoso anchorman americano? Perché Christiane Amanpour è diventata la first lady della televisione globale? Quali sono le differenze di scrittura fra un articolo per un quotidiano e un articolo online? Che cosa ci insegnano le fotografie dei grandi nomi del fotogiornalismo? E le denunce delle «Iene», saranno giornalismo? Il progresso tecnologico, con lo sviluppo di nuove possibilità di comunicazione, e il fenomeno della globalizzazione, con nuove esigenze di conoscenza e di informazione, hanno determinato un’espansione del giornalismo, con una svolta rispetto alla storia moderna di questa professione, e radicali cambiamenti nei vari media – dalla stampa alla radio, alla televisione, all’online –, cui corrispondono nuove tecniche e responsabilità per i giornalisti. Con tali trasformazioni fa i conti la nuova edizione di Professione giornalista, manuale sui fondamenti teorici e tecnici del «mestiere più bello del mondo», sulle regole deontologiche e sui principi etici. Del pianeta dell’informazione, italiano e internazionale, inquadrato in una prospettiva storica, esplorato con esempi dal vivo, si mettono a nudo i meccanismi e le procedure che fanno sì che un avvenimento diventi una notizia, grazie al ruolo specifico del giornalista, testimone privilegiato. Questa edizione di Professione giornalista è stata ampiamente aggiornata e accresciuta, con la collaborazione di Annalisa Magone. In particolare sono stati aggiunti due nuovi capitoli sul giornalismo televisivo e su quello online; significative integrazioni riguardano anche gli aspetti teorici e il contributo del fotogiornalismo. Il risultato è un libro che, descrivendo storie, personaggi, concezioni e modelli della macchina delle notizie, risponde a vecchi e nuovi interrogativi sulla professione che ancora oggi si condensa nel motto romantico «andare, vedere, raccontare».
Alberto Papuzzi
Alberto Papuzzi, giornalista alla «Stampa», ha pubblicato Il provocatore (Einaudi, 1976), Portami su quello che canta (Einaudi, 1977), e ha curato l’Autobiografia di Norberto Bobbio (Laterza, 1997). Per i tipi della Donzelli ha pubblicato il fortunatissimo Professione giornalista (1998, 2010), Quando torni (2007), Gidibì (2008, con Annalisa Magone), Papa Giovanni (2008).

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