
Collana: Saggi. Arti e lettere
2002, pp. 94, 47 tavole a colori su carta patinata, rilegato
ISBN: 9788879897174
€ 14,00 € 13,30
Quale distanza, quale profondo stacco di sensibilità separa la nostra percezione della Cina di trent'anni fa da quella di oggi. Quanto è lontana La Cina è vicina di Marco Bellocchio (1967) da questo Notsofareast di Olivo Barbieri. Lì la Cina era metafora di una incolmabile distanza, «non luogo» di un catartico quanto improbabile capovolgimento; qui, al contrario, quell'asse materiale e simbolico della Cina contemporanea che va da Pechino a Shanghai si fa corposo luogo deputato del cambiamento, ombelico della trasformazione globale, punto di impatto di una rivoluzione visiva che trasforma –deforma- lo stesso sguardo fotografico. C’è una linea di demarcazione che si perde, tra lo spazio e il tempo, nell'uso particolarissimo che Olivo Barbieri fa della «messa a fuoco selettiva». La sua macchina fotografica si focalizza su un punto specifico della trasformazione, per fissarlo con entomologica accuratezza; ma per poter affondare lo sguardo sul non-tempo della mutazione, per esaltarne la lettura, lo scatto e la torsione, bisogna che tutt'intorno il resto sbiadisca e sfumi. Preso nel suo insieme, il cambiamento est-asiatico è proprio in questa cifra che così lucidamente è colta dalla sequenza di immagini di Olivo Barbieri. Una voluta, programmatica imprecisione governa la trasformazione cinese…. (dalla presentazione di Carmine Donzelli)
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