

Il fenomeno della «mucca pazza» costituisce uno dei più straordinari paradossi del nostro tempo. Uno dei più ricchi continenti della terra si vede minacciato nella base elementare della propria esistenza: l'alimentazione. Il cibo, la condizione primaria della vita, nelle società ricche dell'Occidente, è diventato a rischio, è fonte di allarme e di inquietudini. Ma il fenomeno della «mucca pazza» non è un episodio casuale, l'esito di una qualche frode alimentare. E' il risultato conseguente dell'evoluzione storica dell'agricoltura in età contemporanea, il culmine di un titanismo tecnologico che ha voluto asservire distruttivamente la natura alle ragioni del profitto. La storia stessa dell'agricoltura e della zootecnia in Europa nel corso dell’età contemporanea mette in luce i limiti invalicabili cui è giunta la produzione agricola chimica e degli allevamenti intensivi, mostrando al tempo stesso quali siano i possibili sviluppi di un'attività economica più salubre, in grado di realizzare un rapporto più ricco e saggio con gli equilibri ambientali. Costituisce infatti una vana e grave illusione l’idea che più rigorosi controlli possano garantire un'alimentazione più salubre e sicura. Il compito è ben più vasto. Si tratta di rimettere sui piedi un mondo che è stato interamente capovolto. Occorre bandire i veleni chimici dalle campagne, ridare agli animali d’allevamento una condizione di normalità biologica. Un obiettivo che impone a partiti e movimenti la scoperta di una nuova dimensione dell'interesse generale. Il tema della salute e quello connesso delle strategie alimentari, che saranno sempre più cruciali nelle scelte individuali e collettive di ciascuno di noi negli anni a venire, diventano così i nodi di una nuova e concreta consapevolezza ecologica.
Piero Bevilacqua
Piero Bevilacqua, già professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Roma «La Sapienza», nel 1986 ha fondato con altri studiosi l’Istituto meridionale di storia e scienze sociali (Imes), di cui è presidente. Tra le tante pubblicazioni si ricordano: Breve storia dell’Italia meridionale (Donzelli, 1993, 2005), Miseria dello sviluppo (Laterza, 2008), Il grande saccheggio. L’età del capitalismo distruttivo (Laterza, 2011). È uno degli studiosi chiamati a
partecipare al Manifesto Food for Health (Cibo per la salute) promosso da Vandana Shiva.

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