

Un grande dibattito sulla natura del potere ha attraversato la filosofia politica e la riflessione giuridico-costituzionale del Novecento in Europa e in particolare in Germania. Secondo l’autore, per comprendere genesi e dinamica dell’odierna metamorfosi provocata dal processo di globalizzazione sugli assetti geopolitici del pianeta, è ineludibile tornare a esaminare quel dibattito, e in particolare la drammatica esperienza della Repubblica di Weimar. A cavallo della svolta epocale degli anni trenta, caratterizzata dal crescente dominio della tecnica e dalla massificazione della politica, si sviluppò un confronto sul tema della sovranità che vide protagonisti alcuni dei maggiori politologi e giuristi del Novecento: da Hermann Heller a Hans Kelsen, da Carl Schmitt ai suoi allievi Otto Kirchheimer, Fritz L. Neumann e Ernst Fraenkel. Ad una lettura nichilistica e decisionistica della politica, che trovò nella teologia politica di Carl Schmitt la sua massima espressione, si contrappose una diagnosi più disincantata e complessa, capace di dar ragione del carattere strutturalmente pluralistico e policentrico dei moderni sistemi di capitalismo organizzato. Parlare, dunque, come suggerisce questo libro, di «crepuscolo della sovranità» non vuol dire soltanto prendere atto del declino progressivo e irrevocabile dello Stato-nazione europeo, ma significa soprattutto provare a rintracciare l’origine di questo processo all’interno della storia stessa del politico moderno, mettendo in luce l’inconciliabile contrasto tra due opposte concezioni del potere statale: quella «leviatanica» e assoluta dei sistemi continentali e quella «oceanico-marittima», liberale e pluralistica, della tradizione anglosassone.
Angelo Bolaffi
Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista, ha insegnato Filosofia politica all’Università «La Sapienza» di Roma. Membro di redazione della storica rivista culturale del Pci «Rinascita» e successivamente di «MicroMega» e di «Laboratorio Politico», dal 2007 al 2011 è stato direttore dell’Istituto italiano di cultura di Berlino. È membro della Grüne Akademie della Böll Stiftung di Berlino e del direttivo di Villa Vigoni «Centro italo-tedesco per l’eccellenza europea». Per la casa editrice Donzelli ha pubblicato: Il sogno tedesco. La nuova Germania e la coscienza europea (1993); Il crepuscolo della sovranità. Filosofia e politica nella Germania del Novecento (2002); Cuore tedesco. Il modello Germania, l’Italia e la crisi europea (2013); Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi dell’egemonia tedesca (con P. Ciocca, 2017).

La nuova frontiera
Scritti e discorsi (1958-1963)

La questione locale
Le nuove autonomie nell'ordinamento della Repubblica

Lo scettro senza il re
Partecipazione e rappresentanza nelle democrazie moderne

La sinistra possibile
Il Partito democratico alle prese col futuro

I tribunali di Babele
I giudici alla ricerca di un nuovo ordine globale

Il muretto
Storie di ordinaria convivenza tra italiani e immigrati

Enrico Minio
Un sindaco «riformista» nell'Italia del dopoguerra

Individualismo democratico
Emerson, Dewey e la cultura politica americana

Nessun dio ci salverà
Riflessioni sulla sinistra italiana tra sconfitta e speranza scritte con Andrea Colombo

Città, province, regioni, stato
I luoghi delle decisioni condivise

Giuristi del lavoro
Percorsi italiani di politica del diritto

Del razzismo
Carteggio 1843-1859