«Le poesie di Ennio Cavalli sono telegrammi di romanzi», scrive Erri De Luca nella nota critica che accompagna il libro. Ricordi, rancori, paure, avventure e poi viaggi, mestieri, misteri, col debito di un sogno sempre da finire e un pizzico di indomita follia. Inerme e sfrontato, graffiante e tenero, il puer aeternus di Cavalli non è un fanciullino astorico. A volte ricorda l'Oskar Matzerath di Günther Grass, sfida anche lui l'umanità a colpi di tamburo. A volte è il supplemento d'anima che consente di confessarsi. Grilli nell'erba della storia, bambini o clandestini. Tra questi ultimi, il venditore di fiammiferi, «spirito faustiano», capace di sedurre con «virgole di fosforo». O l'impresario della Sirena, piombatagli tra le braccia «in aggiunta a una cassetta di granchi, / l'ultima notte d'asta». L'arrotino «legge sulle lame romanzi di vita criminale / e sgarri urgenti». Salvo immaginare, in un'altra sequenza, che le stelle, «tutte assieme, anche se soffocate nella culla / o disegnate dai bambini, / fin dove non c'è sguardo, / in ordine innocente, / formino ardentemente / lo scheletro di Dio». Non è una poesia che fa il baciamano al lettore. Gliela stringe, la mano; qualche volta gliela graffia. E alla fine gliela legge. Con ironia e partecipazione, inventando fatalmente destini.
Ennio Cavalli
Ennio CAVALLI, romagnolo, caporedattore culturale del Giornale Radio Rai, vive a Roma. Tra i suoi libri di poesia, L’infinito quotidiano (1973), Naja tripudians (1976), Carta intestata (1981), Po e Sia (1991), Libro di storia e di grilli (1996), Libro di scienza e di nani (1999). Con Bambini e clandestini (Donzelli, 2002), finalista al «Viareggio», ha vinto il premio «Pisa».
In prosa, Dei paesi tuoi (1984), La Bibbia in lattina (1992, con una lettera di Federico Fellini), 10 Fellini 1/2 (1994), La donna che affittava un dito (1996), Due ruote fa (1997), L’amore in cuffia (1997), Il romanzo del Nobel (2000, con una nota di Dario Fo), Il poeta è un camionista (2003). Come scrittore per ragazzi: La gallina dalle grida d’oro (2000), Se nascevo gabbiano... era peggio (2001, premio «Arpino» e «Corvo Bianco» della Jugendbibliothek di Monaco), I gemelli giornalisti (2002). In uscita, Cose proprie, antologia di trent’anni di versi.

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