Francesco De Sanctis

Lezioni di scrittura

Lettere a Virginia Basco (1856-83)

A cura di Fabiana Cacciapuoti

Collana: Saggi. Arti e lettere
2001, pp. XXX-145, rilegato
ISBN: 9788879896269

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Scheda libro

Le lettere che Francesco De Sanctis inviò a Virginia Basco fra il 1856 e il 1883 non sono soltanto la testimonianza di un intenso e sofferto scambio affettivo, di un amore mai fino in fondo dichiarato, che si protende lungo un arco pluridecennale, e resiste alla differenza d'età. L'asimmetria di quella relazione si esprime anche e soprattutto attraverso un rapporto di natura pedagogica. De Sanctis, il professore, l'insigne storico della letteratura italiana, elegge Virginia a sua allieva prediletta. Le scrive con l'intento dichiarato di insegnarle il bello scrivere; si fa promotore, presso di lei, di una vera e propria iniziazione alla scrittura letteraria. Pubblicate per la prima volta da Benedetto Croce nel 1917, e qui riproposte con l'aggiunta degli inediti e restituite alla lezione originaria che il ritrovamento degli autografi ha consentito, le lettere rivelano l'intensità del progetto che legava il professore alla sua allieva. Come in un romanzo di formazione, De Sanctis trasmette alla sua giovane corrispondente l'idea di una letteratura che sia soprattutto passione e strumento di conoscenza, nello stesso momento in cui, per insegnarle la tecnica della scrittura, le indica gli autori e le opere con cui confrontarsi. E dunque, vere lezioni di scrittura sono quelle che si leggono in queste pagine: la struttura della novella, del racconto epistolare, la costruzione dei personaggi ideati a partire dal dato reale, la descrizione dei tipi, la scelta della situazione, la differenza fra tragedia e dramma, la composizione poetica. E su ogni suggerimento prevale l'attenzione a una letteratura che non sia cosa morta, ma contrasto di opposti in cui si riproduca la vita.

Autore

Francesco De Sanctis
Francesco DE SANCTIS (1817-1833), professore, critico e intellettuale, è stata una delle personalità più rilevanti della letteratura italiana dell'Ottocento. La sua Storia della letteratura italiana resta un modello insuperato di rigore critico e di tensione civile.