

È diverso, il Mezzogiorno? È un altro mondo? Questo libro si propone di ribaltare il punto di vista insito in queste domande. L'Italia meridionale - vi si sostiene - è una realtà media, mobile, mezzana: un legno cresciuto storto, e tuttavia cresciuto; un purgatorio dello sviluppo; un qualunque, normalissimo pezzo di mondo. A metà degli anni ottanta - quando ebbe inizio l'esperienza collettiva che si raccoglie attorno alla rivista Meridiana, e di cui gli autori sono parte integrante - la contrapposizione dualistica tra Nord e Sud era uno schema obbligato. Nei saggi, la polemica contro il dualismo costituisce la base su cui si dipana un'analisi articolata dei diversi Mezzogiorni. È così possibile constatare, specie negli ultimi anni, una forte, ancorché contraddittoria, spinta verso lo sviluppo, un'accelerazione delle dinamiche di tutte le componenti della realtà meridionale: dall'economia al reddito, dalla socialità al lavoro, dal comportamento politico al costume, alla selezione dei valori condivisi. Il cambiamento, e non la stasi, si presenta come la cifra essenziale del Mezzogiorno contemporaneo. Naturalmente, l'unitarietà del Mezzogiorno permane: esso è unito dalla storia, e più ancora dalla rappresentazione. Ma proprio il rinnovato e consapevole gioco delle rappresentazioni può modellare una nuova dialettica tra il Mezzogiorno e i Mezzogiorni, costruendo quella che gli autori definiscono una identità aperta. È auspicabile insomma che i meridionali comincino a percepirsi - e a essere percepiti - né più né meno che come tutti gli altri: un po' uguali e un po' diversi. Con un'importante conseguenza: che riconducendo il Sud dentro la normalità potrà essere tolto definitivamente ogni alibi alle forme distorte del governo e della rappresentanza meridionale, costruendo così le giuste e necessarie politiche pubbliche. A ben vedere, sono proprio le classi dirigenti del Sud l'elemento che costituisce ancora un problema irrisolto. Forse il problema: il residuo più persistente e tenace del vecchio Mezzogiorno dei meridionalisti.
INDICE
Introduzione di Domenico Cersosimo e Carmine Donzelli
1. Un pezzo di mondo di Carmine Donzelli
2. Tra questione e purgatorio di Carmine Donzelli
3. Mezzo giorno e mezzo no di Domenico Cersosimo e Carmine Donzelli
4. Le rivoluzioni del lavoro: Melfi e Gioia Tauro di Domenico Cersosimo
5. Le vie del Mezzogiorno di Carmine Donzelli
6. Luoghi e destini di Domenico Cersosimo e Carmine Donzelli
7. Sulle tracce dei distretti di Domenico Cersosimo
8. I patti territoriali di Domenico Cersosimo
9. L'identità come risorsa di Domenico Cersosimo e Carmine Donzelli
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
Domenico Cersosimo
Domenico Cersosimo insegna Economia regionale presso l’Università della Calabria.
Carmine Donzelli
Carmine Donzelli (1948) dirige la casa editrice che ha contribuito a fondare nel 1993. Nel 2012 ha pubblicato una edizione con prefazione, introduzione e commento del Quaderno di Antonio Gramsci su Machiavelli, con il titolo Il moderno Principe.

La nuova frontiera
Scritti e discorsi (1958-1963)

Il Mediterraneo e la parola
Viaggio, poesia, ospitalità

Storia dell'Iran
Dai primi del Novecento a oggi

Lo scettro senza il re
Partecipazione e rappresentanza nelle democrazie moderne

La sinistra possibile
Il Partito democratico alle prese col futuro

Mussolini e Hitler
La Repubblica sociale sotto il Terzo Reich

Il muretto
Storie di ordinaria convivenza tra italiani e immigrati

Lavoro utile, fatica inutile
Bisogni e piaceri della vita, oltre il capitalismo

Enrico Minio
Un sindaco «riformista» nell'Italia del dopoguerra

Vitelloni e giacobini
Voghera-Milano fra dopoguerra e «boom»

Nessun dio ci salverà
Riflessioni sulla sinistra italiana tra sconfitta e speranza scritte con Andrea Colombo

Giuristi del lavoro
Percorsi italiani di politica del diritto