La città greca antica

Istituzioni, società e forme urbane

A cura di Emanuele Greco

Introduzione di E. Greco. Saggi di N. Allegro, I. Baldassarre, M. Bats, A. De Siena, L. Gallo, L. Giardino, M. Gras, L. Jannelli, A. Kalpaxis, P. Lo Sardo, M. Lombardo, F. Longo, M. Osanna, F. Pesando, A. Pontrandolfo, H. Treziny, D. Viviers, A. Wasowicz

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
1999, pp. XV-464, con 74 piante e tavole in b/n nel testo, rilegato
ISBN: 9788879895071

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Scheda libro

Sotto l'impulso di nuove ricerche e scoperte, soprattutto in ambito archeologico, gli studi sulla polis, luogo fondativo della nostra intera cultura, hanno conosciuto in questi ultimi anni importanti sviluppi. Partendo da una nuova ricognizione sull'organizzazione dello spazio, degli impianti urbani, e del rapporto con la "chora", in un ambito cronologico compreso tra i secoli VIII e IV a. C., cioè tra Omero e Alessandro, si è venuta definendo una vera e propria destrutturazione del «paradigma ateniese», che per tanti anni è stato considerato come un modello unitario e dominante, sotto il profilo urbanistico, politico e simbolico. In realtà le città greche sembrano ispirarsi, nell'esperienza di organizzazione dello spazio mediterraneo antico, a una pluralità di modelli e di concezioni, tanto da consentire oggi una nuova definizione di più articolate tipologie. Non corrispondono a un univoco paradigma «democratico» né lo strutturarsi delle società e delle istituzioni urbane, né il plasmarsi delle economie e dei modelli demografici, né il processo di formazione di una identità civica, né la dislocazione delle necropoli, con il loro complesso corredo di riti funerari. Dalle città arcaiche e classiche cretesi ai centri urbani dell'Eubea, dai luoghi storici dell'insediamento nell'Attica e nel Peloponneso alle città di nuova fondazione del Mar Nero, alla grande espansione nell'occidente siceliota, magno-greco e franco-iberico, via via fino al grande modello ellenistico di Alessandria, il volume segue passo dopo passo, con un ricco apparato cartografico che restituisce tutte le ricostruzioni in pianta, il cammino diversificato della forma urbana lungo le coste mediterranee. Ed è una civiltà squisitamente urbana, pur nel suo articolato pluralismo, quella che prende forma sotto i nostri occhi, in una linea ideale in cui il mare gioca la sua funzione essenziale, tra discontinuità e raccordo; ed è il mare, alla fine, a rappresentare esso stesso le città, a stringerle entro una rete materiale e simbolica che ne esalta la differente, reciproca funzione.