Venticinque secoli dopo l'invenzione della democrazia
A cura di Emanuele Greco
Introduz. di J.-P. VERNANT. Saggi di L. CANFORA, O. MURRAY, C. AMPOLO, C. MOSSE' e A. SCHNAPP-GOURBEILLON, P. SCHMITT-PANTEL e A. SCHNAPP, N. PARISE, M. LOMBARDO, M. GIANGIULIO, B. d'AGOSTINO, F. COARELLI, P. VIDAL-NAQUET, A. KALPAXIS, F. DE MARTINO
Duemilacinquecento anni dopo la comparsa della prima forma di governo democratico che la tradizione attribuisce alle riforme di Clistene ad Atene, un gruppo di studiosi europei ha dato vita a un dibattito sulla democrazia antica, organizzato dalla Fondazione Paestum. Fuori da ogni intento retorico, la ricorrenza si offriva come l'occasione non per celebrare, ma per tornare a discutere di quella forma di governo, così imperfetta e nello stesso tempo insostituibile, cui per secoli la cultura occidentale ha guardato, per ispirarsene o per prenderne le distanze. Alcuni tra i migliori specialisti dell'argomento, di diversa formazione e provenienza, hanno dunque messo a confronto le proprie competenze, tentando di tracciare un bilancio e di sviluppare un discorso storico che, con estremo rigore, prendesse le distanze dalle visioni romantiche ancora dominanti e largamente diffuse nell'opinione pubblica, consentendoci di guardare al mondo antico con spirito moderno.