La Chiesa post-moderna
Verità e consolazione
Dopo un lungo tempo di emarginazione, la Chiesa cattolica è tornata nuovamente e prepotentemente in prima pagina. Un protagonismo stimolato dalle folle che accolgono il papa nei suoi viaggi, dai media che ne amplificano continuamente le immagini, i gesti, le parole. A questa nuova attenzione si accompagna una rinnovata capacità: la Chiesa sembra oggi in grado di rispondere, meglio e più acutamente di tante altre istituzioni del nostro tempo, a una generale richiesta di senso, di serenità, di benessere interiore. Solidamente collocata al centro di questo nostro mondo post-moderno, l'istituzione cattolica conosce così, forse come non mai, la soddisfazione del successo; molti la esaltano, tutti la rispettano, nessuno o quasi più la combatte. Ma - sostiene Filippo Gentiloni in questo intenso pamphlet, un sasso scagliato dall'interno dello stesso mondo cattolico - si tratta di un successo che la Chiesa rischia di pagare al prezzo di un notevole appiattimento della sua cruciale missione. Non più e non tanto la verità sembra infatti essere l'oggetto della sua predicazione, quanto piuttosto la ricerca della consolazione; non tanto l'al di là, quanto piuttosto l'al di qua. Il prete stesso, un tempo figura centrale dell'annuncio della verità, finisce con l'essere spesso un succedaneo dell'operatore sociale o dello psicologo. Una supplenza che rischia di non giovare né alla nostra società pluralista e multiculturale, né all'autenticità del messaggio cristiano.