Scheda libro

«Ecco! La testa non c'era più! Ci ritornai. Niente. L'idea che fosse stata riportata nei laboratori per un restauro o per rifare il trucco non mi sfiorò neppure per un secondo. La testa era stata rubata, ne ero assolutamente convinto».

Parigi 1986, museo Grévin, sala della Rivoluzione francese: la testa di cera della principessa di Lamballe è scomparsa. Rubata. È il 3 settembre. Centonovantaquattro anni prima, esattamente lo stesso giorno alla stessa ora, la testa dell'amica di Maria Antonietta era stata portata a spasso per Parigi infilzata su una picca. Victor B., il fotografo del museo, non ci capisce niente. Perché, a partire da quella scomparsa che potrebbe essere solo una farsa, tutto ha cominciato a vacillare. L'esagerazione si installa come una brutta malattia, mentre Parigi è di nuovo ossessionata dai massacri. Il cinema ci ficca il naso. Senza averlo veramente desiderato, Victor si ritrova nel ruolo di un rivoluzionario finito, Jacques-René-Hébert, detto «père Duchesne», capofila di quelli che furono definiti gli «Esagerati». La Parigi odierna per la quale si aggira Victor si confonde con quella del Terrore fino all'ossessione, alla lucida follia, al crimine. Si delinea così il percorso di un girovagare avventuroso dove s'incontrano star al tramonto e vecchi tribuni, nottambuli persi e fantasmi, statue di cera e narratori, tutti avidi di rimettere insieme i pezzi. Azione!

Autore

Jean-François Vilar
Jean-François VILAR appartiene a quella generazione di autori di romanzi «noirs» francesi che si è affermata nel decennio scorso. Prima di questo ha pubblicato altri sei romanzi, tra i quali ricordiamo C'est toujours les autres qui meurent (1982), Passages des singes (1984), Bastille Tango (1986).