

Al momento dell'Unità, al termine delle lotte del Risorgimento, lo Stato nuovo si modella, almeno in apparenza, su una società che sembra aver superato ogni divisione di ceto. Dal punto di vista legale, non vi sono privilegi, non vi sono ordini, non vi sono ranghi. E tuttavia permangono profonde le disuguaglianze tra i cittadini. Disuguaglianze di ricchezza, di cultura, di potere politico. Ma come dare visibilità e spessore a queste differenze? La storia delle borghesie italiane di età liberale è segnata da incessanti strategie della distinzione, che solcano il campo sociale in tutte le direzioni: distinguono gli universi borghesi dal mondo mitizzato o temuto delle classi popolari; ma, contemporaneamente, dividono quegli stessi universi in un vertiginoso caleidoscopio di appartenenze territoriali, socio-professionali, ideologiche, politiche. Localismo, particolarismo, pratiche clientelari sembrano esserne i tratti dominanti. Gli interessi e gli orientamenti dei proprietari, dei professionisti o degli industriali sono diversissimi, talvolta conflittuali, spesso addirittura inconciliabili. E nondimeno, c'è qualcosa che dà coerenza alle varie appartenenze. Una serie di miti, simboli, convinzioni ideologiche che si stratificano lentamente e - piuttosto inaspettatamente - si incontrano (ai primi del Novecento) col termine borghesia. Da questi materiali nasce una rinnovata identità socio-politica della borghesia italiana. Negli anni drammatici del primo dopoguerra, il complesso insieme di immagini ideali, da cui essa trae vitalità e forza, si incontrerà e si confonderà con la retorica politica del radicalismo fascista.
Alberto Mario Banti
Alberto M. BANTI (1957) insegna Storia del Risorgimento all'Università di Pisa. Tra i suoi lavori Terra e denaro. Una borghesia padana dell'Ottocento (Marsilio 1989), e la cura editoriale dell'edizione italiana di Borghesie europee dell'Ottocento, a cura di J. Kocka (Marsilio 1989). E' membro della redazione di "Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali" e di "Storica". Per la Donzelli ha in corso di preparazione un ulteriore volume sulla borghesia italiana, dal fascismo ai giorni nostri.

Mussolini e Hitler
La Repubblica sociale sotto il Terzo Reich

Padania
Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne

Stragi naziste in Italia
1943-44

Pentiti
I collaboratori di giustizia, le istituzioni, l'opinione pubblica

Tute blu
La parabola operaia nell'Italia repubblicana

Via Nazionale
Banca d'Italia e classe dirigente. Cento anni di storia

Storie di voto
Le campagne elettorali tra realtà e romanzo

Compromesso e alternanza
nel sistema politico italiano

Oligarchie
Una storia orale dell'Università di Palermo

Il nemico interno
Immagini e simboli della lotta politica nell'Italia del '900

Il paese mancato
Dal miracolo economico agli anni ottanta

La pace e la mimosa
L'Unione donne italiane e la costruzione politica della memoria (1944-1955)