

Frequentato e confuso, spesso ingenuamente politicizzato, il dibattito attorno al federalismo ha attraversato la pubblicistica italiana degli ultimi anni concentrandosi su questioni d'ordine generale, a cominciare dalla possibile riorganizzazione «costituzionale» dei poteri e dalle ipotesi di riforme fiscali basate su un accentuato decentramento. Analizzati i pregi e gli svantaggi della centralizzazione, ripercorse nelle loro conseguenze le proposte di ridefinizione territoriale avanzate negli ultimi tempi, il libro indaga i confini e gli effetti delle possibili riforme dell'intervento regionale in campo economico, rispetto alla sempre più diffusa e sentita esigenza di abbandonare gli strumenti di semplice erogazione finanziaria - generosa e generalizzata - a favore di misure meno invadenti e onerose per il bilancio pubblico. Al di là di simili riflessioni, nell’ombra ancora rimangono numerose questioni legate ad una analisi seria delle funzioni degli apparati statali di promozione dello sviluppo, anziché delle loro forme. Dal lavoro di Raffaele Brancati emerge con chiarezza la necessità di livelli regionali di governo: tanto la domanda del sistema produttivo, quanto le nuove forme di intervento economico di sostegno delle aree più deboli e di valorizzazione delle risorse periferiche, spingono verso una maggiore presenza delle amministrazioni regionali e locali. In questo contesto, il Mezzogiorno rappresenta oggi l'area che oppone le difficoltà più impegnative, ma che nello stesso tempo offre le maggiori opportunità di riforma.
Raffaele Brancati
Raffaele Brancati, economista, allievo di Federico Caffè e Giorgio Fuà, presidente del centro studi Met, ha prodotto analisi e valutazioni per istituzioni nazionali e internazionali e insegnato economia industriale in molte università italiane. Autore di numerosi articoli su riviste italiane e internazionali, il suo ultimo libro per i tipi della Donzelli è Fatti in cerca di idee. Il sistema italiano delle imprese e le politiche tra desideri e realtà (2010).

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