«Ricordo come una delle cose più strazianti e tenere della mia vita quando un giorno, camminando per il mio paese con mia nonna, una contadina che aveva studiato fino alla seconda elementare, vidi sul muro delle scritte sbiaditissime che dicevano: vota tal dei tali. Io chiesi a mia nonna che cosa volessero dire, e lei non seppe rispondere. Ci rimasi molto male: volevo sapere tante cose e non c'era la possibilità di saperle, se non - uccidendo - in qualche modo le persone che amavo. Sono dovuto andar via di casa per avere la libertà di leggere un libro. C'è stato un periodo molto lungo della mia vita - quello che altri registi come Bernardo Bertolucci o Marco Bellocchio hanno sfruttato per fare - in cui io ho dovuto cercare di capire cosa fare. Io i mezzi per capire non li avevo; ho avuto confusamente delle occasioni, e sono stato ben felice di coglierle perché erano fonte di esperienza. Perciò non teorizzo la mia avventura nel cinema come qualcosa che tutti dovrebbero seguire. A cose fatte posso dire che proprio questo tipo di esperienza mi ha portato ad essere abbastanza disincantato, a vedere meno narcisisticamente il mondo. Per questo, quando trovo davanti a me qualcuno che non è della mia pasta, penso a quella frase che nel film Porte aperte ho messo in bocca a un personaggio di Sciascia, interpretato da Carpentieri. A un certo punto questo personaggio, un contadino, dice al presidente del tribunale: - Non può che esserci conflitto tra me e lei. La sua vita è stata troppo diversa dalla mia -. Ecco perché uno poi arriva in Albania e trova la propria lingua: oggi, in Albania, parlo con una donna e vedo veramente mia madre... Chissà se l'Albania, così come io l'ho vissuta e raccontata in Lamerica, esiste davvero...»
Gianni Amelio
Gianni AMELIO è nato a San Pietro Magisano, in Calabria, nel 1945. Tra i suoi film, La fine del gioco (1970), La città del sole (1973), Il piccolo Archimede (1979), Colpire al cuore (1982), I ragazzi di via Panisperna (1988), Porte aperte (1992), Il ladro di bambini (1993), Lamerica (1994).

I grandi registi della storia del cinema
Dai Lumière a Cronenberg, da Chaplin a Ciprì e Maresco

Amelia Rosselli
La fanciulla e l'infinito

Ercole. Una vita da eroe
Forte, coraggioso, virile (criminale, ubriacone, strupratore...)

Arrivederci alle armi
L'America, il cinema, la guerra

Il Decameron allo specchio
Il film di Pasolini come saggio sull'opera di Boccaccio

Fate come noi
Racconti e scritture per un film

Abbas Kiarostami
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Oralità, letteratura, cinema, musica

Corda e sapone
Storie di linciaggi degli italiani negli Stati Uniti