"Rivoluzione", terremoto, svolta epocale: sono le definizioni più ricorrenti per spiegare il senso delle elezioni del 27 e 28 marzo 1994. Ma sono davvero aderenti a quel che è avvenuto? Certo, il quadro emerso risulta diverso dal passato, più aperto e combattivo, meno vincolato da appartenenze ideologiche o religiose e attraversato, per contro, da inediti processi, a cominciare dalla personalizzazione dello scontro politico e dall'accentuata importanza dei mass media. Ma la vera novità risiede proprio nella particolare connotazione "competitiva" assunta dal confronto politico ed elettorale, piuttosto che negli specifici esiti che esso ha conosciuto in questa occasione.
I contributi qui presentati, stilati da un ampio gruppo di esperti, mirano a chiarire e sviluppare gli aspetti principali di ciò che è avvenuto e sta avvenendo nell'Italia elettorale degli anni novanta: sondaggi e radiografie che disegnano un ritratto prospettico di tutti noi, elettori stanchi o appassionati, timorosi o entusiasti. Saggi brevi e mirati, dove cifre e carte restituiscono i volti dei partiti e degli schieramenti, compresi gli assenti: i destini e le trasformazioni sia delle aree tradizionali che dei soggetti, vecchi, nuovi e nuovissimi. Un'attenzione particolare è dedicata, da un lato, alle regole della competizione, a come abbiamo vissuto e interpretato le sfide e i duelli, e alle logiche che li hanno sottesi; dall'altro, alle nuove forme massmadiologiche e - come suol dirsi e sempre più si dirà - di "marketing".