Maurizio Viroli

Dalla politica alla ragion di stato

La scienza del governo tra XIII e XVII secolo

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
1994, pp. XVI-222
ISBN: 9788879890670

€ 19,63
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Scheda libro

Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, il linguaggio della politica conobbe una trasformazione radicale. La tesi di questo libro è che si trattò di una vera e propria «rivoluzione», che comportò vastissime conseguenze e implicazioni di carattere sia intellettuale che morale. Non solo si trasformarono il significato e il campo di applicazione dei concetti relativi alla scienza del governo, ma ne venne addirittura modificata la funzione. Mutarono di segno il ruolo dell'educazione alla politica, e il valore della libertà in politica. Nei tre secoli precedenti l'arte della «polis» aveva rappresentato la più nobile delle scienze umane: ora, essa emergeva da questa rivoluzione come un'attività losca, quando non addirittura ignobile e depravato luogo di sordide trame. Nata per combattere la corruzione, la politica si trasformava nello strumento del suo perpetuarsi. Nonostante la sua importanza, questa rivoluzione - ma si potrebbe parlare di involuzione - ha ricevuto finora scarsa attenzione critica. Lo studio di Viroli colma quindi un vuoto nella storia del pensiero politico, e propone al tempo stesso un ritorno a una concezione della politica in grado di riconciliarci con essa.

Autore

Maurizio Viroli
Maurizio VIROLI, nato a Forlì nel 1952, è Associated Professor di teoria politica all'Università di Princeton. Ha pubblicato un volume su L'etica di Erminio Juvalta (Angeli 1986), e un libro su Jean-Jacques Rousseau e la teoria della società ordinata (Il Mulino 1993).