Giuseppe Sergi

L'aristocrazia della preghiera

Politica e scelte religiose nel medioevo italiano

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
1994, pp. XII-208
ISBN: 9788879890380

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Scheda libro

Il mondo delle comunità religiose altomedievali appare velato da stereotipi tenaci, frutto spesso dell'inconsapevole memoria delle manifestazioni più tarde del movimento monastico: i conventi di frati minori o la clausura. Una deformazione prospettica a cui si oppone il libro di Giuseppe Sergi, che restituisce spessore e complessità alle realtà religiose organizzate a cavallo del primo millennio, «meno missionarie o meno aspre» delle successive, e in rapporto vigoroso e originale con la società del tempo. Titolari di poteri signorili, esercitati tra il X e il XIII secolo senza rilevanti differenze rispetto alle coeve signorie laiche, le comunità religiose altomedievali furono cruciali centri di vita aristocratica, sia per la dimensione elitaria delle esperienze religiose e civili a cui si aprivano, sia perché, semplicemente, nella nobiltà venivano reclutati in prevalenza i loro membri: essi furono anche fondamentali punti di riferimento sociale, centri di coesione etnica e dinastico-familiare, oltre che di rifugio e resistenza culturale. Attraverso le fonti lasciate dalle comunità religiose - canoniche, monasteri, abbazie e ospizi quali Novalesa, S. Michele della Chiusa, Moncenisio - emerge la diversa «presenza nel mondo» di vescovi, chierici e monaci, e si manifestano i loro differenti rapporti con la società circostante. Scorre così davanti a noi la dimensione orizzontale della vita delle élites, ricca degli scambi culturali fra i religiosi «intellettuali attivi e mobili» e, insieme, delle esperienze dell'aristocrazia militare; ma si percepisce anche la dimensione verticale delle gerarchie interne alla società medievale, scandita dalle catene e dagli incroci delle protezioni, delle ospitalità, delle appartenenze.

Autore

Giuseppe Sergi
Giuseppe Sergi, storico dell’Università di Torino, fa parte del Consiglio scientifico del Centro italiano di studi sull’alto medioevo di Spoleto e dirige il Bollettino storico bibliografico subalpino. Fra le sue opere recenti: Dieci secoli di medioevo (con Renato Bordone, Torino 2009), Antidoti all’abuso della storia (Napoli 2010), Gerarchie in movimento (Spoleto 2013).