

È possibile trovare un’origine agli spinosi problemi economici che ci assillano? E, nel ripercorrerne la storia, possiamo trarre qualche suggerimento per superarli? Questo saggio racconta le vicende economiche e politiche dei quarant’anni che corrono dalla nascita della Repubblica alla caduta del Muro di Berlino, in cui allo slancio economico e sociale di un primo ventennio, il «miracolo», segue un decennio pieno di incertezze e conflitti e poi uno di illusioni e disattenzioni che consegnano al paese un pesante fardello. Il miracolo, propiziato da condizioni economiche e sociali favorevoli, deve fare i conti con la dottrina Truman, con le eredità fasciste e con i monopoli familiari delle grandi imprese. Le voci di chi ha meno beneficiato del miracolo o chiede più diritti e quindi rinnovamento e riforme non sono ascoltate; i conflitti dominano pertanto il paese dalla fine degli anni sessanta fino ai primi anni ottanta. La società si esprime in modo vitale, ma atomistico: l’ascesa delle piccole imprese ne è un’espressione importante. Il lascito di questi decenni – che esplode dopo il 1989, quando le regole del gioco mutano improvvisamente – è l’enorme debito pubblico, il sistema delle grandi imprese decotto, un’economia dualista, le questioni occupazionale e meridionale irrisolte, l’accentuarsi di malattie sociali come la corruzione, l’economia nera, la criminalità organizzata. Oggi, dopo la nuova Grande depressione, abbiamo sì un nuovo sistema di imprese, ma una politica e uno Stato vecchi. Il miracolo non è stato accompagnato da una parallela evoluzione delle istituzioni: sono proprio queste mancate riforme a gravare sul sistema Italia e a impedire di costruire un solido sviluppo. Solo sciogliendo finalmente i nodi che ci trasciniamo da decenni, solo curando la miopia della politica e l’inadeguatezza dello Stato si può pensare seriamente di affrontare i grandi problemi dell’occupazione e del Mezzogiorno e le grandi malattie sociali, e uscire così dal buco profondo in cui ci troviamo.
Francesco Silva
Francesco Silva è stato professore di Economia e politica industriale e Politica economica nelle Università di Trento, Bergamo, Torino e Milano-Bicocca, e presidente della Società italiana di economia e politica industriale. Ha scritto numerosi articoli e saggi sull’economia italiana.
Augusto Ninni
Augusto Ninni è professore ordinario di Economia applicata presso l’Università di Parma; è stato per molti anni direttore di ricerca presso lo Iefe dell’Università Bocconi, ed è attualmente membro dell’Osservatorio sulle economie emergenti di Torino (Oeet).
Fulvio Coltorti, Nuova Antologia, 01/09/2020
Recensione
Beniamino Piccone, Econopoly - Il Sole 24 Ore, 09/02/2020
Un miracolo non basta più. E l’Italia del boom economico non tornerà
Adriano Sofri, Il Foglio, 03/12/2019
Lungimiranza e serietà, approdi perduti da politici novi ed economia
Dino Pesole, Radio 24 - A Conti fatti, 09/11/2019
La crisi economica e politica dopo il miracolo

Etica in laboratorio
Ricerca, responsabilità, diritti

La storia (quasi vera) del Milite ignoto
raccontata come un’autobiografia

Antropologia culturale
Un'introduzione

Badlands
Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni

La costruzione delle Alpi
Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)

Storie del tè
Monaci e mercanti, regine e avventurieri

Storia intima della Grande guerra
Lettere, diari e memorie dei soldati al fronte

Scioperare nel Duemila
Le Officine ferroviarie di Bellinzona e la memoria operaia

L'età delle spezie
Viaggio tra i sapori dall'antica Roma al Settecento

Melanie Klein
Il genio femminile. La follia

Hannah Arendt
Il genio femminile. La vita, le parole