

«Potente strumento di emancipazione politica o simbolo pericoloso di una sottile forma di dispotismo sull’individuo, la democrazia si è sempre legata alla libertà, mantenendo, di quest’ultima, tutte le più profonde contraddizioni. Se è dunque vero che l’espressione “democrazia totalitaria” è un ossimoro, occorre altresì riconoscere che la definizione di termini come “democrazia” e “libertà” è il frutto di una battaglia politica sul significato di queste parole».
Questo libro è il racconto di una storia dimenticata della democrazia. Una storia poco nota, che rovescia il nostro abituale modo di guardare a questo regime politico e lo trasforma nel peggiore incubo per la libertà. Le radici del concetto «scandaloso» di democrazia totalitaria affondano nel pensiero di alcuni intellettuali del secondo dopoguerra. Il padre di questo concetto, ma non l’inventore, è Jacob Talmon, che nel 1952 dà alle stampe un testo destinato a scatenare non poche polemiche nel dibattito politico dell’epoca: The Origins of Totalitarian Democracy. La tesi dello studioso è che sia il pensiero illuministico che le fasi più estreme della Rivoluzione francese abbiano dato origine a un modello di democrazia alternativo rispetto a quello della democrazia liberale. Talmon ritiene che la divisione tra le due forme di democrazia, la liberale e la totalitaria, sia all’origine della divisione in blocchi della guerra fredda a lui contemporanea. La democrazia totalitaria privilegia una concezione diretta del governo popolare, si basa su una visione monolitica del «popolo» e su un’idealizzazione del concetto di sovranità popolare che, in ultima analisi, incarna una sorta di religione messianica della politica. Di fatto, come scrive Nadia Urbinati nella sua prefazione, «prende la conformazione di una società di eguali, non di liberi». Partendo dall’analisi della tesi di Talmon, ed evidenziando come i presupposti della sua intuizione fossero presenti in autori che si erano già in precedenza occupati dell’argomento, il volume mostra come il tema della democrazia totalitaria abbia sviluppi decisivi nel pensiero di altre figure fondamentali del dibattito anglosassone a cavallo tra gli anni quaranta e sessanta del XX secolo: Karl Popper, Friedrich von Hayek e, soprattutto, Isaiah Berlin e Hannah Arendt. Seppure con percorsi molto differenti, questi autori propongono un’interpretazione dualistica della tradizione democratica, sviluppando l’antitesi tra un «governo del popolo», una forma di democrazia «aperta», pluralista e rispettosa dell’individuo, e un «governo per il popolo», una forma di democrazia, solo in parte riconducibile alle origini greche di questo regime, «etica», monistica e dunque totalitaria. Una distinzione, questa, che conserva tutta la sua attualità e che ci può anche aiutare a comprendere meglio il recente dibattito sui populismi e sulle cosiddette democrazie illiberali.
Alessandro Mulieri
Alessandro Mulieri è Research Fellow presso il Fonds Wetenschappelijk onderzoek – Vlaanderen (FWO) e insegna Filosofia politica all’Università di Lovanio in Belgio e all’American University of Rome. Ha svolto attività di ricerca presso la Columbia University, la Humboldt Universität di Berlino e l’Université de Strasbourg e, dal 2014 al 2016, ha insegnato Storia delle ideologie politiche
presso l’institut d’Études Politiques de Paris. Studioso di storia del pensiero politico e di teoria politica, è autore di numerose pubblicazioni in prestigiose riviste scientifiche internazionali.
Roberto Barzanti, Indice, 01/08/2020
LE IDEE E LE VICENDE STORICHE
Antonio Campati, Storia del pensiero politico, 01/04/2020
L’ALTRA DEMOCRAZIA
Gio Maria Tessarolo, Pandora Rivista, 06/02/2020
“Democrazia totalitaria. Una storia controversa del governo popolare” di Alessandro Mulieri
Damiano Palano, Avvenire, 05/02/2020
QUANDO LA DEMOCRAZIA SI RIVELA TOTALITARIA
Raffaele Liguori, Memos - Radio popolare, 11/12/2019
Intervista ad Alessandro Mulieri
Gaetano Pecora, Domenica - Il Sole 24 Ore, 08/12/2019
SALVEMINI E LE INFILTRAZIONI TOTALITARIE DI ROUSSEAU
Corrado Augias, Venerdì di Repubblica, 15/11/2019
LO DICE LA STORIA: LA DEMOCRAZIA PUO ESSERE ILLIBERALE
Corrado Augias, Repubblica Tv, 11/11/2019
"Quanto è fragile la democrazia"
Pasquale Chessa, Il Messaggero, 03/11/2019
DEMOCRAZIA, LE CITAZIONI DI ROSSI E LE DEFINIZIONI CORRETTE DI MULIERI

Destra e sinistra
Ragioni e significati di una distinzione politica
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Fucino: bonifica, riforma agraria, distretto agroindustriale

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