
Hans Christian Andersen
Fiabe e storie
Collana: Fiabe e storie
2019, pp. 2019, pp. XL-874, rilegato, con illustrazioni a colori nel testo
ISBN: 9788868439668
€ 36,00 € 34,20
«Cominciò a nevicare e ogni fiocco di neve che cadeva su di lei era come se ne gettassero a noi una cassetta piena, perché noi siamo grandi e lei era alta solo un pollice. Allora si avvolse in una foglia secca, ma non la poteva scaldare, tremava di freddo». Pollicina
Le fiabe di Hans Christian Andersen costituiscono un corpus narrativo che non ha uguali per forza e ampiezza di diffusione nell’ambito delle culture occidentali. Composte e pubblicate fra il 1835 e il 1874, esse scaturiscono in gran parte dalla fantasia originale dell’autore e solo in minima parte dalla materia popolare cui pure, almeno inizialmente, egli dichiarò di ispirarsi. Il fatto è che Andersen non si limita a ripercorrere e reinterpretare il filo della grande tradizione favolistica europea, inaugurata da Basile, fissata da Perrault e ulteriormente strutturata da Hoffmann. Dotato di un’inquieta tensione romantica e di un’autentica consapevolezza borghese, Andersen cambia radicalmente la prospettiva della fiaba. Prima di lui maghi, streghe, gnomi, draghi, fate e orchi erano figure dotate di poteri speciali, dalla sapienza impenetrabile, misteriosa, ignota al lettore. Andersen, al contrario, opera una sorta di umanizzazione di animali e cose e spesso s’immerge egli stesso nelle creature di sua invenzione, diventando di volta in volta un abete, un salvadanaio, una lumaca, una teiera. È qui il segreto del suo planetario successo: inventare figure irreali, per poi subito immergerle nel mondo reale, nella quotidianità delle passioni e delle pulsioni. «Le fiabe mi stavano in mente come un seme – ha detto di se stesso alla fine della sua carriera di scrittore –, ci voleva soltanto un soffio di vento, un raggio di sole, una goccia d’erba amara, ed esse sbocciavano». Dopo il primo successo del 2001, rinnovato nel 2005 in occasione del bicentenario della nascita di Andersen, l’edizione Donzelli torna oggi a ravvivare quel «soffio di vento» e quel «raggio di sole» attraverso il talento di uno dei massimi illustratori contemporanei, Fabian Negrin.
Hans Christian Andersen
Hans Christian Andersen (1805-1875) nasce da una famiglia poverissima a Odense in Fionia. Nel 1819, a soli quattordici anni, parte per Copenaghen con l’intento di diventare un artista. Dopo vari tentativi, approda con grandi difficoltà alla scrittura. Grazie all’interessamento di Jonas Collin, direttore del Teatro reale di Copenaghen, Andersen riesce a dotarsi di un’istruzione di base e poi a compiere viaggi in tutta Europa. Il successo arriverà solo con il romanzo L’improvvisatore (1835). Nello stesso anno, inizia a pubblicare la serie di fiabe e storie che saranno destinate a donargli fama immortale.
Fabian Negrin
Fabian Negrin è nato in Argentina nel 1963. A 18 anni, approdato a Città del Messico, si laurea in Grafica. Nel 1989 si trasferisce a Milano dedicandosi definitivamente all’illustrazione e alla scrittura di libri per ragazzi. Ha ottenuto alcuni dei massimi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio Unicef alla Bologna Children’s Book Fair (1995), il Premio Andersen per il miglior illustratore (2000), la Bib Plaque della Biennale di illustrazione di Bratislava (2009) e il Bologna Ragazzi Award Non-Fiction (2010). Per Donzelli ha illustrato alcuni dei volumi più prestigiosi della collana «Fiabe e storie»: Il pozzo delle meraviglie di G. Pitrè (2013), Fiabe e storie di H. C. Andersen (2014), Tutte le fiabe dei fratelli Grimm (2015), Re Pepe e il vento magico di L. Di Francia (2015), Cola Pesce di G. Pitrè (2016) L’Apprendista Stregone di Johann Wolfgang von Goethe (2017).
Vincenzo Cerami
Vincenzo Cerami (1940-2013), allievo di Pier Paolo Pasolini, nel 1976 pubblica il suo primo romanzo, Un borghese piccolo piccolo. Autore di testi drammaturgici in prosa e in musica, ha realizzato sceneggiature per alcuni fra i più importanti registi italiani. Nel 1985 traduce in lingua le Fiabe di Roma e del Lazio e nel 2002.
Bruno Berni
Bruno Berni, che firma la cura di questo volume, ha insegnato Letteratura danese alle Università di Urbino e Pisa. Dirige dal 1993 la biblioteca dell’Istituto Italiano di Studi Germanici, presso il quale è ricercatore. Nel 2004 a Odense ha ricevuto il Premio Hans Christian Andersen per la traduzione integrale delle Fiabe e storie di Andersen (Donzelli, 2001, 2005, 2014), nel 2009 il Premio danese per la traduzione e nel 2013 il Premio nazionale per la traduzione del ministero per i Beni e le attività culturali.
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