Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2019, pp. X-254
ISBN: 9788868439194
€ 25,00 € 23,75
Il crollo del Muro di Berlino nel novembre del 1989 fu al tempo percepito da alcuni come tragica fine di un’illusione, da altri come avvio di un processo di liberazione dei paesi dell’Est dal comunismo, che si sarebbe concluso nel dicembre 1991 con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. A distanza di trent’anni è giunto il tempo di guardare a quanto accadde nell’89 nell’Europa dell’Est, considerandolo non come un evento epocale conchiuso ma come un processo, i cui antecedenti rimontano al 1956 polacco e ungherese e le cui conseguenze si prolungano fino a oggi negli equilibri politici di quei paesi e non solo. Il crollo del Muro ha assunto negli anni molteplici valenze simboliche: rivoluzione anti-utopica, emblema di una transizione non violenta alla democrazia, ma anche momento fondativo del mondo globalizzato. Jacques Rupnik esplora queste possibili letture e solleva la domanda sugli esiti di quel processo, che sembrava aprire a un mondo democratico senza confini, incarnato dall’Europa unita, e invece ha avuto quale esito nuovi confini, nuovi muri e diffuse chiusure nazionalistiche. Dai saggi raccolti in questo volume emerge la parabola dei tre processi che da quel fatidico ’89 si sono innescati: dalla transizione democratica a sintomi evidenti di «stanchezza» della democrazia, con classi dirigenti logorate e cittadini disillusi; dalla trasformazione economica alla crisi del modello del libero mercato; dall’idea di una «democratizzazione attraverso l’europeizzazione» alla scoperta drammatica dei limiti geopolitici del potenziale di trasformazione della governance europea. L’Europa dell’Est, dopo l’89, imitò un modello entrato poi in una profonda crisi. E ora, come il resto del mondo, è anch’essa alle prese con la ricerca di un nuovo paradigma democratico. Ricordare il crollo del Muro a distanza di trent’anni impone di fare i conti con le difficoltà e il futuro dell’Europa.
Jacques Rupnik
Jacques Rupnik, esperto di storia e politica dell’Europa centro-orientale, è direttore di ricerca al Ceri (Centro di ricerche internazionali) e insegna all’Istituto di Scienze politiche di Parigi. Tra le sue recenti pubblicazioni, 1989 as a Political World Event. Democracy, Europe and the New International System (Routledge, 2014) e Europe at the Cross -roads. Democracy, Neighbourhoods, Migrations (Vaclav Havel Library, 2018).
Gabriele Santoro, il Tascabile, 08/11/2019
L’imprevedibilità della storia. Intervista a Jacques Rupnik
Martina Napolitano, balcanicaucaso.org - OBC Transeuropa, 08/11/2019
Senza il muro, senza Europa? Intervista a Jacques Rupnik
Nicole Janigro, Doppiozero, 05/11/2019
Venti dell’ovest, venti dell’est
Gabriele Santoro, Il Messaggero, 03/11/2019
RUPNIK ANALIZZA LE RIFORME DI GORBACIOV: "COSÌ CAUSARONO IL TRACOLLO DELL'IMPERO"
Roberto Righetto, Avvenire, 01/10/2019
I PARADOSSI SOVRANISTI NELL'EUROPA DOPO IL MURO
Sergio Caroli, La Voce di Parma, 10/09/2019
NEI PAESI DELL'EUROPA ORIENTALE VIGE LA "DEMOCRATURA"
Luciano Monzali, La nostra storia - Corriere della Sera, blog, 06/09/2019
Dopo il crollo del muro. Le due Europe, la fine del comunismo e i Populismi dell’Est
Marco Damilano, L'Espresso, 11/08/2019
ULTIMO ATTO
Marco Damilano, La Repubblica, 05/08/2019
LE DOMANDE CHE IL POTERE NON TOLLERA
Marcello Flores, La Lettura, 21/07/2019
L'EUROPA SENZA MURO DIVISA DAL POPULISMO
Sergio Caroli, Giornale di Brescia, 20/07/2019
"NELL'EUROPA DELL'EST C'È DEMOCRATURA: ELEMENTI DEMOCRATICI E ALTRI AUTORITARI"
Alberto Simoni, Tuttolibri - La Stampa, 20/07/2019
L'AMBIZIONE DELLA MITTELEUROPA SENZA MURO È LA VERA SPINA NEL FIANCO DELL'UNIONE
Ida Dominijanni, Internazionale, 09/07/2019
La democrazia in Europa, trent’anni dopo il crollo del muro di Berlino
Giambattista Pepi, Economia italiana, 24/06/2019
Il sogno (svanito?) dell'Europa senza il muro
Corrado Augias, La Repubblica TV, 10/06/2019
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