Massimo L. Salvadori

Le ingannevoli sirene

La sinistra tra populismi, sovranismi e partiti liquidi

Collana: Rosso e Nero
2019, pp. 128
ISBN: 9788868439033

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Scheda libro

«I populisti non guidano il popolo, lo trascinano. E riescono ad alimentare il suo risentimento, scuotendo nel profondo le istituzioni e screditando le forze politiche. La sinistra italiana, se non vuole rimanere disarmata, deve risalire la china che è sotto gli occhi di tutti. Ha bisogno di un partito autonomo e strutturato: non già di un partito della propaganda; piuttosto di un partito della conoscenza, della cultura e della partecipazione. E l’attenzione va rivolta soprattutto alle giovani generazioni».

In questo piccolo libro «di battaglia», Massimo L. Salvadori, uno degli storici italiani più autorevoli, traccia un efficace quadro d’insieme del percorso che ha portato, lungo il secondo Novecento e in questo primo scorcio del nuovo millennio, alla crisi sempre più violenta della democrazia dei partiti e al diffondersi, alle più diverse latitudini della politica mondiale, di una risposta modulata sulle corde dell’antipolitica. Sono proprio i partiti politici, tradizionale pilastro delle democrazie elettive, ad essere entrati violentemente e simultaneamente in crisi negli ultimi decenni. È questa crisi – di rappresentanza, di spirito militante, di prospettiva politica – ad aver aperto la strada ai populismi. Tutta una serie di errori e inefficienze che non erano inevitabili e che meritano un’adeguata riflessione critica: in particolare quelli della sinistra, il cui affanno, le cui divisioni interne, la «quasi inerzia» rappresentano un motivo di forte preoccupazione e di allarme. Senza un ripristino, nell’idea e nella pratica, della funzione dei partiti, senza una vita nuova che sappia rianimarli, questa crisi della rappresentanza – ammonisce Salvadori – è destinata a perpetuarsi.

Autore

Massimo L. Salvadori
Massimo L. Salvadori, professore emerito dell’Università di Torino, ha insegnato Storia delle dottrine politiche. Tra i suoi libri nel catalogo Donzelli, ricordiamo: L’idea di progresso (2006), Democrazia. Storia di un’idea tra mito e realtà (2015, 2016), Giolitti. Un leader controverso (2020), In difesa della storia. Contro manipolatori e iconoclasti (2021) e Da un secolo all’altro. Profilo storico del mondo contemporaneo, 1980-2022 (2022).¬zione. Matteotti emerge quale teorico e rappresentante di quello che definiva «riformismo rivoluzionario», un concetto ardito, rivolto contro sia il riformismo moderato di natura compromissoria sia il velleitario estremismo rivoluzionario: «un aratro dalla lama tagliente – spiega Salvadori –, atta a rivoltare la dura terra per renderla capace di offrire una nuova e migliore semina e di dare i frutti in grado di migliorare le condizioni anzitutto dei più indifesi».