
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2018, pp. X-166
ISBN: 9788868438081
€ 25,00 € 23,75
Il 28 dicembre 1908 un violento terremoto rase al suolo Messina. Gaetano Salvemini, che allora insegnava lì, sopravvisse a quella sciagura, ma non gli furono risparmiati né la moglie, né la sorella, né i cinque figli che per settimane cercò tra le macerie. In molti accorsero per aiutarlo in quella dolorosa ricerca. Tra questi Fernande Dauriac, che diventerà sua amica e poi compagna di vita. Nel 1916, Fernande e Gaetano si stabilirono a Firenze con Jean e Ghita, i figli che Fernande aveva avuto dal primo marito. A loro Salvemini era molto legato, specie a Jean, un ragazzo vivace e appassionato di politica, che considerava come un figlio. Questo legame sarebbe stato per Salvemini all’origine di una seconda tragedia familiare: Jean, in seguito alle vicende meticolosamente ricostruite in questo libro, finirà per aderire al nazismo, e diventerà nella Francia occupata dai tedeschi il «Führer della stampa collaborazionista» (proprio così venne definito). Questa scelta lo portò nel 1944 a riparare in Germania, da dove esortò allo sterminio della Resistenza francese. Arrestato nel 1945, l’anno seguente sarà processato e giustiziato come traditore. Chi c’era quel giorno, quando Salvemini seppe della fucilazione di Jean, ricorda lo sforzo che egli fece per trattenere le lacrime, e gli sentì dire: «ho voglia di morire». Filomena Fantarella racconta questa storia, colmando così una grave lacuna nella vita privata di uno dei maggiori protagonisti del Novecento italiano. Lo fa attraverso l’analisi di lettere inedite, da cui emerge un dramma familiare che si intreccia strettamente con quello della catastrofe fascista. La lettura di quei fogli dimenticati offre un reticolo nuovo attraverso il quale traguardare la complessa vicenda umana di Salvemini.
Gaetano Pecora, Journal of Modern Italian Studies, 29/10/2019
Un figlio per nemico
Sergio Bucchi, L'Indice, 01/12/2018
FRA DUE TRAGEDIE
Anna Foa, L'Osservatore romano, 20/11/2018
La cupa parabola del figliastro di Gaetano Salvemini
Giancristiano Desiderio, La Lettura (Il Corriere della Sera), 04/11/2018
GIOVANNINO A VICHY, SALVEMINI AFFRANTO
Sabatino Truppi, La Stampa Libri, 03/09/2018
“Mio figlio è un collaborazionista”
Goffredo Fofi, Internazionale, 30/08/2018
GLI ITALIANI NON SONO FATTI COSI'
, Fahrenheit - Radio 3, 21/08/2018
Intervista a Filomena Fantarella
Titti Marrone, Il Mattino, 21/08/2018
LO STRAZIO DI SALVEMINI PER QUEL FIGLIO NAZISTA
Gaetano Pecora, Domenica (Il Sole 24 ore), 12/08/2018
"GIOVANNINO", UN ALTRO DOLORE PER SALVEMINI
Mirella Serri, La Stampa, 27/07/2018
LA TRAGEDIA DI SALVEMINI E DI QUEL SUO FIGLIASTRO NAZISTA
Francesco Erbani, La Repubblica, 19/07/2018
IL "FIGLIO" DI SALVEMINI INNAMORATO DI HITLER
Lavinia De Santis, Huffingtonpost, 18/07/2018
“Un figlio per nemico”, la tragedia familiare di Gaetano Salvemini diventa un romanzo
Nikolaj Vavilov, pioniere della biodiversità
Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Cinema, politica, immaginari
Storia delle acque sotterranee in Italia
Dall’età liberale al fascismo
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili
Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento
L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei
Memoria e storia dei paesi abbandonati
La ricerca qualitativa, le fonti, i percorsi
La donna, le guerre, gli amori.
«Tutte le donne della storia sono modi di essere Marta e reggono il mondo»
Profilo storico del mondo contemporaneo 1980-2022