
Jean De La Fontaine, Marc Chagall
Favole a colori
Collana: Fiabe e storie
2018, pp. XVI-176, rilegato con disegni a colori nel testo
ISBN: 9788868438012
€ 25,00 € 23,75
«Un lupo aveva fame, ma una fame da lupi. Erano tempi cupi, perché le pecore del suo vicinato non ne volevano proprio più sapere di farsi divorare. Pensa e ripensa, gli viene in mente un travestimento…».
L’agnello e il lupo? In rosso e giallo. La volpe e l’uva? In bianco, verde e arancio. Il cavallo e l’asino? In lilla e rosso. Il topo e l’elefante? In tutte le sfumature dell’arcobaleno. Ovvero, gli animali di La Fontaine e i colori di Chagall. L’arguzia della penna e il tocco onirico del pennello. Raramente, nella storia della letteratura e dell’arte, si sono prodotti connubi di tale portata creativa, e ancora più raro è che l’esito finale abbia preso la forma di un libro. Tutto cominciò tra il 1926 e il 1927, quando il grande artista russo diede vita a un ciclo di quadri dedicato alle storie del celebre maestro francese. Ne scaturì una serie di mostre a cavallo dell’Europa: Berlino, Bruxelles e Parigi, che esposero un centinaio di tavole ed ebbero un immediato successo, tant’è che tutte le opere trovarono subito un acquirente e s’inabissarono nei meandri delle collezioni private. Di quello straordinario incontro tra l’arte e le lettere si perse memoria finché, quando esplose la fama internazionale di Chagall, alcuni musei allestirono le prime retrospettive su di lui: quei «favolosi» animali cominciarono a uscire dalla tana e il lavoro certosino di curatori e istituzioni museali consentì il recupero di poco più di quaranta delle gouaches originali da cui erano state tirate le incisioni. Ed è da qui che nasce questa edizione. Ma una tale première non poteva presentare al pubblico i testi di La Fontaine nella traduzione italiana ottocentesca: è al 1885 che risale infatti la versione corrente delle favole di La Fontaine, quella di Emilio De Marchi. Le quarantatré Favole a colori qui raccolte offrono invece la nuova, originalissima e brillante traduzione in versi di Maria Vidale che, affiancata ai dipinti di Chagall, ha fatto di questo volume un vero evento editoriale, consentendo un approccio del tutto nuovo a un caposaldo della fiaba europea.
Jean De La Fontaine
Jean de La Fontaine (1621-1695) è considerato il padre della favola d’età moderna, sulle orme di Esopo e di Fedro. Le sue fiabe, popolate da animali parlanti ma ricche di riferimenti critici e ironici al potere e alla società dell’epoca, sono caratterizzate da uno stile allo stesso tempo raffinato e semplice, che ha profondamente rinnovato il genere. Il corpus intero – 12 volumi pubblicati nel volgere di trent’anni (1668-1694) – costituisce un’arguta rappresentazione della commedia umana.
Marc Chagall
Marc Chagall nasce nel 1887 in una famiglia ebraica a Vitebsk, in Russia. Dopo gli studi d’arte compiuti a San Pietroburgo, si trasferisce a Parigi, dove si inserisce nella comunità artistica di Montparnasse. Nel 1917 aderisce con entusiasmo alla Rivoluzione russa e fonda un’accademia nella sua città natale; ma ben presto torna a Parigi, da dove, nel 1941, partirà alla volta degli Stati Uniti. Terminata la guerra, passerà il resto della vita tra la sua New York e la sua Provenza, dove rimarrà fino alla morte, avvenuta nel 1985.
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