A cura di Roberto Deidier

Kore, la ragazza ineffabile

Un mito tra passato e presente

Collana: Saggi. Arti e lettere
2018, pp. XIV-194
ISBN: 9788868437855

€ 29,00  € 27,55
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Scheda libro

Saggi di: Daniele Alaimo, Marco Anzalone, Nino Arrigo, Paolo Barresi, Tommaso Braccini, Emanuele Brienza, Ignazio E. Buttitta, Matilde Civitillo, Roberto Deidier, Massimo Fusillo, Nadia Fusini, Rossella Mazzaglia, Francesco Paolo Pinello, Silvia Romani, Davide Susanetti, Flavia Zisa.

Nel mito greco la giovane Persefone è chiamata Kore, ragazza: la figlia di Demetra e Zeus è infatti solo una ragazza quando viene rapita da Ade. Il dio dell’oltretomba, stregato dalla sua bellezza, la costringe a seguirlo nel regno dei morti, dove le fa mangiare alcuni semi di melograno, senza svelarle che chiunque mangi i frutti degli inferi si condanna a rimanere lì per l’eternità. Nel frattempo Demetra, dea dell’agricoltura, disperata per il rapimento della figlia, provoca sulla terra un lungo e gelido inverno, minacciando di non far tornare la primavera finché Kore non sarà libera. Interviene Zeus, decretando che Kore, ormai diventata Persefone, passerà sei mesi negli inferi e sei mesi in superficie, dividendosi tra i due mondi e determinando così il susseguirsi delle stagioni. Dal mondo greco la storia entra in quello romano, dove Proserpina si sostituisce a Kore/Persefone, Cerere a Demetra e Plutone ad Ade. Delle tre figure femminili coinvolte, Kore, la «ragazza ineffabile», la fanciulla sospesa in un’adolescenza ferma e intoccabile, ha ricevuto minore attenzione, mentre Demetra e Persefone sono state oggetto di ampie rappresentazioni e ricerche. Nel tentativo di contraddire quell’indicibilità, studiosi di diversa formazione e di ambiti disciplinari distanti tra loro ricostruiscono nel volume una possibile fisionomia della ragazza, scoprendone le tracce in un dialogo serrato tra il presente e il passato. Tra archeologia e storia dell’arte, letteratura e scienze umane, antropologia e spettacolo, il libro indaga le apparizioni di Kore a partire dal territorio della Sicilia centrale, che fu il primo teatro del mito; ne confronta i tratti con quelli di altri personaggi, come Fedra; ne analizza l’attualità del connotato misterico; ne riscopre i segni nelle tradizioni popolari antiche e moderne. In questo modo la fanciulla si riaffaccia tra di noi, in tutta la sua complessità, svelandosi ancora come un potente catalizzatore di significati intorno alla natura umana e alle sue inevitabili metamorfosi.

Autore

Roberto Deidier
Roberto Deidier, poeta e saggista, insegna Letterature comparate nell’Università degli Studi di Enna «Kore». Tra le sue pubblicazioni: Solstizio (Mondadori, 2014), Le forme del tempo (Sellerio, 2004), Le parole nascoste (Sellerio, 2008). Per i «Meridiani» Mondadori ha curato Poesie, prose e diari di Sandro Penna (2017) e tradotto le poesie di John Keats (2018).

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