Costantino Felice

Mezzogiorno tra identità e storia

Catastrofi, retoriche, luoghi comuni

Collana: Saggine, 294
2017, pp. VI-282
ISBN: 9788868436902

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Scheda libro

«Come suole dirsi della disgrazia per un individuo, così della catastrofe per una comunità: è allora che se ne disvela la vera tempra umana. Questo adagio sembra trovare ampio riscontro con lo spaventoso terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. È quanto di solito accade di fronte a ogni sventura, che si tratti di scuotimenti tellurici o di guerre. Ma non si era mai assistito, nel sistema mediatico su scala globale, a un’esplosione così enfatica e insistita di stereotipi identitari».

È di fronte a catastrofi come la guerra e i terremoti che massimamente esplodono le retoriche identitarie. L’Abruzzo e il Molise, con le loro peculiarità storiche, ne forniscono lo scenario più spettacolare e rappresentativo. Soprattutto con il sisma aquilano del l’aprile 2009 la loro notorietà si proietta su scala globale. Ma con quale immagine? Quali le trame narrative – il discorso pubblico – che vi hanno intessuto sopra il potere politico e il sistema mediatico? Non si era mai assistito, né qui né altrove, a un’enfatizzazione così insistita di certi stereotipi: non solo lo stucchevole «Abruzzo forte e gentile», ma anche il «pastore» dannunziano e il «cafone» di Silone e Jovine. Nel corso dei secoli una natura particolarmente aspra e ostile ha indotto queste regioni, come il Sud Italia in genere, a declinare la loro storia in base ai difficili processi d’interazione tra uomo e ambiente, nel quadro complessivo dei mutamenti che nel tempo hanno investito la penisola italiana e il Mediterraneo nel suo insieme. Ma in che misura l’imponente geografia dei luoghi e le dinamiche economico-sociali che ne sono derivate hanno forgiato il carattere degli abitanti, condizionandone scelte e comportamenti? Se ne possono desumere specifiche identità? L’autore ripercorre criticamente le principali tappe del lungo e tormentato dibattito intorno a un nodo cruciale: i presunti tratti identitari di una comunità quale retaggio dei quadri ambientali e delle sedimentazioni culturali. E lo fa con un approccio interdisciplinare che, evidenziando la complessità e le insidie di proiezioni idealtipiche maturate per lo più sui terreni della letteratura e del folklore, mette a nudo banalizzazioni e luoghi comuni, in un confronto serrato con le vicissitudini non sempre esaltanti della storiografia contemporanea.

Autore

Costantino Felice
Costantino Felice, già professore di storia economica all’Università D’Annunzio di Pescara, si occupa di economia e società nel Mezzogiorno, con particolare riguardo all’Abruzzo e al Molise. Ha curato il volume L’Abruzzo della collana «Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi» (Einaudi, 2000). È autore, tra l’altro, di Dal borgo al mondo (Laterza, 2001), e, per i tipi della Donzelli, di Verde a Mezzogiorno. L’agricoltura abruzzese dall’Unità a oggi (2007); Il Mezzogiorno operoso. Storia dell’industria in Abruzzo (2008); Il Mezzogiorno tra identità e storia. Catastrofi, retoriche, luoghi comuni (2017); Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo (20222).

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