

L’attacco al riduzionismo funzionalista negli anni settanta veniva portato avanti entro almeno due differenti angolazioni. Da un lato Henri Lefebvre, a sfidare l’ortodossia marxista. Dall’altro, la pista anarchica di Colin Ward. La critica al riduzionismo funzionalista è già tutta lì, compresa negli attacchi rivolti all’incapacità del funzionalismo di cogliere l’essenza della città. Oggi il progetto urbanistico rischia di finire entro le maglie di un nuovo funzionalismo. Questa l’ipotesi che il libro propone, a valle di alcune ampie ricerche condotte su territori europei. Il progetto contemporaneo è, di nuovo, un progetto funzionalista perché gioca tutto su aspetti percettivi, di sensibilità, di comfort; sulla necessità di rinforzare identità e abitabilità per un soggetto scarnificato e astratto; rende lo spazio e la società piatti. Spazio e società non sono piatti, neppure negli anni della crisi che molte cose ha ridotto. Al contrario, i territori europei mostrano questioni complesse che hanno a che fare con le ambiguità del vivere assieme in società individualizzate, con l’intimità e l’esibizione, con il deflagrare dei diritti relativi all’abitare, in un’epoca segnata dalla loro forte restrizione. Scopo di questo libro è mettere in evidenza questi snodi affinché essi mantengano la loro problematicità. Gli spazi della condivisione, dello stare entre nous, dell’abitare felice nella dispersione, delle passioni gioiose e di quelle tristi, dell’intimité e dell’extimité, gli urban interiors, gli spazi generati dalla desingolarizzazione dei diritti funzionano in questo modo. Hanno una certa efficacia nel disvelare, teatralizzandolo, l’orizzonte normativo del reale. Sono spazi che contano esattamente in questo senso: per rapporto ai soggetti, ai corpi, alle passioni, alle pratiche.
Anna Detheridge, Vita, 26/04/2017
Spazi pubblici senza più socialità
Francesco Indovina, Casa della cultura, 04/02/2017
QUALE URBANISTICA IN EPOCA NEO-LIBERALE
Maurizio Giufrè, Il Manifesto, 13/01/2017
URBANISTICA
Considerazioni sull'urbanistica
Le culture del progetto
Infrastrutture ambientali per la rigenerazione dei territori
Il caso dell’Alta Gallura
L’urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030
Gli standard urbanistici in Italia dal 1968 a oggi
Nuovi paradigmi per il governo del territorio
Abitare Tor Bella Monaca
L'architettura e le sue storie
Da ospedale psichiatrico a Cittadella della cultura. Teramo, 1978-1998-2018