Scheda libro

In che modo lo spazio che ci circonda influisce su di noi? In questo libro Claudio Saragosa esplora il complesso legame tra la morfologia del territorio e il nostro benessere e, attraverso uno studio che si muove dall’urbanistica alla genetica e alle neuroscienze, arriva a dimostrare come una progettazione degli spazi che tenga conto dell’ecologia e della reazione neurologica degli individui possa migliorare la nostra qualità della vita. Gli esseri umani rispondono in maniera diversa alle configurazioni spaziali, alcune delle quali, se hanno determinate caratteristiche, contribuiscono più di altre al nostro benessere emotivo. La definizione di queste caratteristiche è frutto di un lungo processo di prove e correzioni degli errori, basato sulla nostra reazione, anche cognitiva, agli spazi e alla progettazione urbana, architettonica e artistica. Quando emergono configurazioni spaziali che soddisfano tali qualità, possiamo dire che si crea un legame empatico tra il soggetto percepente e lo spazio in cui è immerso. Oggi le nostre città hanno perso l’eleganza delle forme che la città tradizionale ci aveva consegnato. In questo volume l’autore applica le nuove idee sull’empatia alla rigenerazione dello spazio urbano, con l’obiettivo di risanare la situazione provocata dagli ultimi anni di dissennato sviluppo anti-ecologico. Rigenerare città deve voler dire ricostruire spazi in grado di appassionare, in equilibrio dinamico con le nuove ecologie e mirati ad aumentare la vivibilità dei cittadini.

Autore

Claudio Saragosa
Claudio Saragosa, professore presso il Dipartimento di Architettura (DidA) dell’Università di Firenze, è presidente del corso di laurea in Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio in cui insegna Storia dell’urbanistica e Pianificazione territoriale e ambientale. Per Donzelli ha pubblicato L’insediamento umano. Ecologia e sostenibilità (2005) e Città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli (2011), dei quali questo volume rappresenta l’ideale proseguimento.