Ilaria de Seta

American Citizen

G.A. Borgese tra Berkeley e Chicago (1931-52)

Un intellettuale tra le due sponde dell'Oceano. Presentazione di Paolo Marzotto.

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2017, pp. VIII-184
ISBN: 9788868435134

€ 30,00  € 28,50
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Scheda libro

Giuseppe Antonio Borgese è una delle figure più controverse della storia intellettuale italiana del Novecento. Protagonista ed escluso, celebre ma ignoto, legato ai personaggi più in vista del suo tempo – Papini e Prezzolini, Pirandello e Tozzi, Mussolini e Croce, Salvemini e Toscanini, Mann e Broch –, letterato, scrittore, filosofo, politicamente engagé, è ancora oggi difficile da inquadrare in una categoria critica. Attivo a Firenze nel fermento delle riviste, caporedattore de «Il Mattino», corrispondente dall’estero per «La Stampa» e il «Corriere della Sera», delegato in missioni diplomatiche a cavallo del primo conflitto mondiale, cattedratico germanista, docente di Estetica e animatore di circoli letterari a Roma prima e a Milano poi, nel 1931, sopraffatto da pressioni dirette e indirette del regime, lasciò l’Italia per esprimere il suo acceso antifascismo negli Stati Uniti. Questo volume ne mette in luce il percorso americano: il mancato giuramento, la nuova cittadinanza, gli incarichi accademici a Berkeley, Northampton e Chicago, l’attivismo nella Mazzini Society e l’ideazione di un Comitato per una Costituzione mondiale. I materiali inediti provenienti dai Fondi di Firenze, Trieste e Venezia (diari, corrispondenze, lezioni, biografie, documenti personali, discorsi pubblici) contribuiscono a chiarire le ragioni di un rinnovato interesse internazionale per un autore in Italia a lungo dimenticato.

«Italiani dall'esilio». Serie patrocinata da Paolo Marzotto e diretta da Renato Camurri.

Autori

Ilaria de Seta
Ilaria de Seta si è formata all’Università di Napoli Federico II, ha perfezionato gli studi e insegnato Lingua e letteratura italiana all’University College Cork; attualmente insegna all’Université de Liège. Le sue ricerche in Letteratura italiana vertono sulla rappresentazione dello spazio nella narrativa otto-novecentesca (Manzoni, Nievo, De Roberto, Pirandello, Tozzi, Svevo e Tomasi di Lampedusa). Ha curato con Sandro Gentili il volume Borgese e la diaspora intellettuale europea negli Stati Uniti (2016).

Renato Camurri
Renato Camurri insegna storia dell’Europa contemporanea all’Università di Verona. Si è a lungo occupato della storia delle élites e delle classi dirigenti dell’età liberale. Negli ultimi anni le sue ricerche si sono orientate verso lo studio del fenomeno dell’esilio intellettuale e politico dall’Europa verso gli Stati Uniti tra le due guerre e dell’antifascismo in una prospettiva transnazionale. È stato visiting fellow presso varie istituzioni scientifiche e accademiche europee e americane. Tra i lavori più recenti dedicati a questi ambiti di ricerca, si segnalano i volumi: Gaetano Salvemini. Lettere americane. 1929-1949, Donzelli, 2015; Pensare la libertà. I quaderni di Antonio Giuriolo, Marsilio, 2016 (Premio Giorgio Agosti 2017, ex aequo); e la curatela di Franco Modigliani, Rischio Italia. L’economia italiana vista dall’America (1970-2003), Donzelli, 2018. È tra i fondatori e coordinatori dell’annuale Gaetano Salvemini Colloquium in Italian History and Culture, Harvard University. Dirige presso l’Università di Verona il Center for European Studies di recente costituzione.

Italiani dall’esilio
L’esilio è un fenomeno che ha interessato tutte le società antiche e moderne: da quella romana a quelle medievali e rinascimentali fino ad arrivare al Settecento e all’Ottocento con le conseguenze prodotte dalla Rivoluzione francese e dalle rivoluzioni «borghesi». Nessuna di queste esperienze è tuttavia comparabile con l’esilio novecentesco provocato dai grandi rivolgimenti sociali e politici che hanno segnato il secolo scorso. Lo scopo della collana, promossa con il generoso sostegno di Paolo Marzotto, è quello di ricostruire storie, individuali e collettive, di uomini e donne vittime delle persecuzioni politiche e razziali messe in atto dai grandi regimi totalitari: storie quasi sempre avventurose e drammatiche. Con i protagonisti di queste vicende, si muovono anche idee, saperi, competenze e sensibilità artistiche. Oltre alle storie degli esuli, la collana vuole dunque ricostruire il flusso di conoscenze che nella prima metà del Novecento si muove prima entro i confini europei e poi tra le due sponde dell’Atlantico.

Recensioni