

«L’imparare deve rimanere un’avventura, altrimenti è nato morto. Ciò che impari di momento in momento deve dipendere da incontri casuali, e bisogna che continui così, da incontro a incontro, un imparare nelle metamorfosi, un imparare nel piacere».
Per Elias Canetti – scrittore e intellettuale bulgaro di nascita, ebreo sefardita d’origine, tedesco per destino, e poi inglese d’adozione, europeo per vocazione, cosmopolita, apolide e migrante nell’anima – la conoscenza è un piacere mentale e fisico, un piacere che ci modifica, se è libero, e che investe ogni parte della nostra esperienza vitale. Dentro un laboratorio di scritture brevi e aforismi fulminanti, e poi in un’opera multiforme e indefinibile come poche altre, Canetti costruisce una nuova idea di umanesimo, aperta a tutto ciò che è diverso e vivente; un umanesimo libertario che ha nei mondi possibili della letteratura e del mito, nell’educazione dell’immaginario metamorfico, nell’amore per la sfera animale e nel rifiuto dei segreti sadici del potere, un presente già differente, il riscatto da uno stato di minorità e inazione che è la malattia culturale da superare. Nelle pagine di questo breve, brillantissimo saggio, il lettore troverà un attraversamento errante, non da specialista ma da «dilettante» (etimologicamente «colui che prova gioia nel compiere un lavoro»), dentro l’opera di Elias Canetti: un viaggio appassionato attraverso la scrittura di un autore il cui scopo era «sfidare il labirinto», come avrebbe detto Italo Calvino, prendere alla gola la complessità dell’esperienza umana, trovare il cammino attraverso il proprio tempo, «senza soccombergli, ma anche senza saltarne fuori».
Attilio Scuderi
Attilio Scuderi è docente di Letterature comparate all’Università di Catania. Si è occupato di autori italiani e stranieri del Novecento, di studi culturali e tematici, e di mitocritica. Tra i suoi libri: L’ombra del filologo. Romanzo europeo e crisi della cultura umanistica (Le Monnier, 2009); Il paradosso di Proteo. Storia di una rappresentazione culturale da Omero al postumano (Carocci, 2012). Per la casa editrice Donzelli ha pubblicato L’arcipelago del vivente. Umanesimo e diversità in Elias Canetti (2016).
Alberto Giovanni Biuso, Libertaria, 01/12/2018
L’arcipelago del vivente
Valentino Baldi, Allegoria, 01/01/2017
L’arcipelago del vivente
Marta Frana, L'intellettuale organico, 05/09/2016
CANETTI E L’ARCIPELAGO DEL VIVENTE. RECENSIONE AL LIBRO DI SCUDERI

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Fucino: bonifica, riforma agraria, distretto agroindustriale

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Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi

La Russia, l'Ucraina e la guerra in Europa
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Nazionalismi, memorie, usi politici della storia

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Un glossario

Mitologie fasciste
Storia e politica dell’irrazionale

La città e l'isola
Omosessuali al confino nell’Italia fascista

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Città e comunità in evoluzione

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Una storia al femminile del Partito comunista italiano