

«È possibile oggi, nell’era della dispersione e del dominio della rete, del trionfo dei social media, della connessione costante, dell’accesso diretto e immediato alle informazioni, salvare il modo in cui ci siamo trasmessi il sapere per secoli, e cioè in modo organizzato per autorità, mediazione, selezione, certificazione della qualità? E ha senso farlo? È inevitabile, è giusto, o è una sottrazione di apertura e di sovranità?».
Leggere, cosa e come è un’espressione che sino a un paio di decenni fa avrebbe stimolato riflessioni circoscrivibili a una tradizione ultrasecolare, centrata sul libro, i giornali e le riviste, la lettura di pagine cartacee. Con la rivoluzione digitale tutto è cambiato, le nostre vite stanno conoscendo una trasformazione profonda: il baricentro della nostra quotidianità sono diventati i dispositivi elettronici e gli schermi, l’accesso all’informazione è diretto, senza barriere né limiti temporali o di luogo. Il libro e il giornale non sono più gli unici architravi su cui poggia la trasmissione delle conoscenze. Si sta indebolendo sensibilmente – o almeno così pare – anche la mediazione, il ruolo di chi seleziona, certifica, mette ordine nell’accesso al sapere: tutto quel complesso di attività che critici, editori, giornalisti hanno esercitato per generazioni. Il saggio di Giorgio Zanchini, conduttore di fortunate trasmissioni di Radio Rai, tra cui Radio anch’io, descrive questi processi, esaminando il modo in cui si fa giornalismo oggi e passando in rassegna le pratiche attraverso le quali ci informiamo. E la sua analisi si allarga, fino a comprendere i modi in cui stanno cambiando la lettura, il libro, il mercato editoriale. Si arriva così al cuore della questione: come selezioniamo oggi un prodotto culturale? Come scegliamo un libro, un giornale, un sito, un percorso di accesso al sapere? Possiamo davvero fare a meno di qualcuno che ci aiuti a scegliere? E chi è in grado, oggi, di garantire qualità e prestigio?
Giorgio Zanchini
Giorgio Zanchini è giornalista, saggista e conduttore di Radio Rai. Con Lella Mazzoli dirige il Festival del giornalismo culturale di Urbino, Fano e Pesaro. Tra i suoi libri: Il giornalismo culturale (Carocci, 2013), e, per i tipi della Donzelli, Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l’informazione culturale nell’era della rete (2016) e nel 2017 La radio nella rete. Ha curato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura a Marino Sinibaldi (Laterza, 2014) , Infocult (con Lella Mazzoli, Franco Angeli, 2015).
Fausta Slanzi, Trentino, 21/04/2017
"LEGGERE, COSA E COME", ZANCHINI NEL MONDO DELLE NEWS
Alessandro Barile, Le Monde Diplomatique (Il Manifesto), 15/12/2016
DIREZIONI - LEGGERE, COSA E COME GIORGIO ZANCHINI
Giacomo Mameli, La Nuova Sardegna, 13/10/2016
"L'INFORMAZIONE NELL'EPOCA DEL TRAMONTO DELLA VERITA'"
Lella Mazzoli, Origami - La Stampa, 13/10/2016
UN ALGORITMO DELLA MEDIAZIONE PER DISTRICARE IL CAOS DELLA RETE
Simona Maggiorelli, Left, 08/10/2016
CHE FINE HA FATTO IL GIORNALISMO CULTURALE?
Piero Dorfles, L'Immaginazione, 27/08/2016
Recensione
Marco Bruna, Il corriere della Sera, 05/08/2016
WEB, LINGUAGGIO DIRETTO, CONTENUTI ALTI NEL FUTURO DELL'INFORMAZIONE CULTURALE
Maurizio Boldrini, L'Unità, 17/07/2016
CHIUDE "LO STRANIERO" DI FOFI. UNA RIFLESSIONE SU COSA RESTA (E RESISTE) DELLE RIVISTE LETTE
Alfonso Berardinelli, Il Foglio, 13/07/2016
LA TECNOLOGIA HA CAMBIATO LA TRASMISSIONE DELLA CULTURA, MA NESSUNO PUO' IMPEDIRCI DI GIUDIC
, cheFare, 21/06/2016
Come scegliamo oggi i nuovi mediatori
Natascha Fioretti, Il Corriere del Ticino, 20/06/2016
"IL GIORNALISTA, SUGGERITORE DI PERCORSI"
, Il libraio, 11/06/2016
Il destino dell’informazione culturale nell’era della dispersione
Francesco Musolino, Gazzetta del Sud, 05/06/2016
DOVE VA IL MERCATO DEL LIBRO?

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