

Quanto e perché i sindacati sono rappresentativi della realtà del lavoro in Italia? Fino a poco tempo fa la risposta a un simile quesito sembrava semplice e dava luogo a poche incertezze. Nella fase più recente, crescenti discussioni e persino roventi polemiche hanno messo in dubbio la forza dei sindacati italiani, già scossa da una certa marginalizzazione dall’arena politica e accentuata dalle prese di posizione dell’attuale governo e del premier Matteo Renzi. Forti di una lunga frequentazione e di una conoscenza rigorosa della materia, Mimmo Carrieri e Paolo Feltrin presentano ai lettori dati aggiornatissimi, che consentono di elaborare una risposta fondata a quel quesito. A dispetto di molti luoghi comuni, è così possibile constatare come le organizzazioni sindacali mantengono nel tempo, e in certa misura addirittura rafforzano di recente, il loro bacino di rappresentanza, nonché il loro notevole stock di iscritti. Emerge però, al contempo, una perdita di influenza sulla società più in generale, una difficoltà a dar voce a segmenti importanti del mercato del lavoro, una minore efficacia nella dialettica con il sistema politico. Il loro ruolo sembra dunque ridursi. A partire da queste tendenze, i due autori ragionano su innovazioni e correttivi possibili. Tra questi una riflessione e uno spazio rilevante sono dedicati all’analisi dei testi sottoscritti negli ultimi anni dalle parti sociali in materia di rappresentatività. La difficile attuazione di queste regole, pure importanti, conferma le trappole che attualmente limitano l’azione sindacale e rischiano di offuscarla.
Mimmo Carrieri
Mimmo Carrieri insegna Sociologia economica e Sociologia delle relazioni di lavoro alla Sapienza Università di Roma. Ha condotto ricerche su vari aspetti delle relazioni industriali e delle trasformazioni sociali del lavoro. Tra le sue pubblicazioni recenti si segnalano: L’altalena della concertazione (Donzelli, 2009), I sindacati (il Mulino, 2012), Verso nuove relazioni industriali (con T. Treu, il Mulino, 2013), La partecipazione incisiva (con P. Nerozzi e T. Treu, il Mulino, 2015).
Paolo Feltrin
Paolo Feltrin è docente di Scienza dell’amministrazione e Analisi delle politiche pubbliche all’Università di Trieste. Ha pubblicato saggi e volumi sullo sviluppo d’impresa (Crescere per competere, con G. Tattara, Bruno Mondadori, 2010), sull’analisi del voto (Capire i risultati elettorali, con D. Fabrizio, Carocci, 2011), sulle associazioni di rappresentanza datoriali (Imprese e rappresentanza, con S. Zan, Carocci, 2014).

L'altalena della concertazione
Patti e accordi italiani in prospettiva europea

Sindacato e delegati
alla prova del lavoro che cambia

Sindacato in bilico
Ricette contro il declino

Delegati a Milano
Il "capitale sociale" del sindacato nel cuore padano

Il popolo del 10%
Il boom del lavoro atipico

South Working
Per un futuro sostenibile del lavoro agile in Italia

L’università nella lotta alle mafie
La ricerca e la formazione

Le città sono la soluzione
Un viaggio nell’Italia dei comuni innovativi

Rivoluzione umanista
La cura italiana al disagio globale

Testimoni di violenza
La camorra e il degrado sociale nel racconto di dieci detenuti

Europa matrigna
Sovranità, identità, economie

L'economia percepita
Dati, comunicazione e consenso nell'era digitale