Fin dagli albori del cinema, l’antichità greco-romana ha sempre rappresentato una fonte inesauribile di storie e temi a cui attingere, un serbatoio di avventure, personaggi e peripezie che attendevano solo di essere rappresentati sul grande schermo. I primi film di questo genere, chiamato «péplum» dalla critica francese (dal termine che indica la veste femminile in uso presso le donne greche fino al VI secolo a.C.), escono negli anni dieci, ma il periodo di maggiore fioritura inizia nel secondo dopoguerra, per toccare l’apice tra la fine degli anni cinquanta e le ultime fasi del boom economico. Il peplum diventa così uno dei generi quantitativamente più rilevanti della produzione del cinema italiano. Per descrivere la fortuna ondivaga di queste produzioni viene spesso utilizzata la metafora del fiume carsico, ma il peplum si rivela essere un campo di tensioni che attraversano con intensità variabile l’intera storia del cinema, modulandosi in forma diversa a seconda delle epoche e delle necessità. Esso diviene di volta in volta veicolo di promozione culturale del mezzo cinematografico, luogo di mediazione tra le istanze della società dei consumi e le radici della cultura nazionale, oppure scenario metaforico in cui ambientare satire del costume contemporaneo. Utilizzando metodologie di ricerca differenti, dagli studi culturali all’analisi dei modi di produzione, dall’esame della dimensione intermediale a un approccio transnazionale, questo lavoro indaga il ruolo svolto dalla rappresentazione dell’antichità all’interno della cultura audiovisiva italiana, nelle pratiche alte come in quelle basse, al cinema come in televisione.
Francesco Di Chiara
Francesco Di Chiara è docente di discipline cinematografiche presso l’Università
degli Studi eCampus. Si occupa dell’industria cinematografica europea, di coproduzioni e di cinema italiano. Ha pubblicato: I tre volti della paura. Il cinema horror italiano 1957-1965 (Unifepress, 2009) e Generi e industria cinematografica in Italia. Il caso Titanus (1949-1964) (Lindau, 2013).
Fulvio Fulvi, Avvenire, 11/06/2016
CINEMA. "PEPLUM" TRA STORIA E MITOLOGIA, IL MONDO ANTICO RACCHIUSO IN UN FILM
Orio Caldiron, Alias - Il Manifesto, 28/05/2016
LA LUNGA GESTAZIONE DI FABIOLA E IL CINEMA SREGOLATO DI TRETTI
, Il Giornale, 20/03/2016
VIVA I "SANDALONI" L'ANTICHITA' SUL GRANDE SCHERMO
Etica in laboratorio
Ricerca, responsabilità, diritti
La storia (quasi vera) del Milite ignoto
raccontata come un’autobiografia
Antropologia culturale
Un'introduzione
Badlands
Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni
La costruzione delle Alpi
Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)
Un miracolo non basta
Alle origini della crisi italiana tra economia e politica
Storie del tè
Monaci e mercanti, regine e avventurieri
Storia intima della Grande guerra
Lettere, diari e memorie dei soldati al fronte
Scioperare nel Duemila
Le Officine ferroviarie di Bellinzona e la memoria operaia
L'età delle spezie
Viaggio tra i sapori dall'antica Roma al Settecento
Melanie Klein
Il genio femminile. La follia