

Da sempre i contadini sono stati una presenza così forte e costitutiva che non si è mai sentito il bisogno di investigarne e comprenderne la posizione, il ruolo o la stessa esistenza. Ma negli ultimi due secoli, nell’epoca delle trasformazioni industriali, qualcosa è cambiato: i contadini sono stati considerati una figura sociale in estinzione o da eliminare, in quanto ostacolo al cambiamento. All’alba del terzo millennio, tuttavia, il mondo contadino non solo si presenta in molte forme nuove e inaspettate, ma sembra addirittura incarnare una risposta chiave per soddisfare i fabbisogni alimentari mondiali nella direzione di uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura e delle economie rurali. L’autore del libro, un’autorità in materia a livello internazionale, dimostra che i contadini non sono affatto in decrescita; al contrario, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, assistiamo a fenomeni complessi di ritorno a un modo contadino di fare agricoltura. Il cuore di questo nuovo modello è la ricerca dell’autonomia rispetto al potere ordinatore degli imperi agroalimentari. Un’autonomia basata sulla mobilitazione delle risorse locali all’interno di un processo produttivo che ne garantisca allo stesso tempo la riproduzione. Con una grande ricchezza di casi empirici provenienti dalle agricolture di diverse parti del mondo – e un particolare focus sul sistema delle aziende italiane, che van der Ploeg considera d’eccellenza «per l’eterogeneità, ossia per il suo strutturarsi su risorse, storia e repertori locali» –, il volume analizza e descrive il riemergere del fenomeno contadino, evidenziandone la contrapposizione alla modernizzazione «globale» che ha dato luogo agli imperi alimentari. Ne scaturisce un modello originale, capace di creare una nuova armonia tra agricoltura, società e natura.
Jan Douwe Van Der Ploeg
Jan Douwe van der Ploeg è professore di sociologia rurale all’Università di Wageningen, in Olanda, e alla China Agricultural University di Pechino. È stato consulente del ministero italiano dell’Agricoltura e collabora attivamente con la Comunità europea in svariati progetti di ricerca sull’impatto socio-economico dei processi rurali. È autore di numerosi lavori sullo sviluppo rurale, l’agricoltura contadina e l’impatto delle trasformazioni tecnologiche nel mondo agricolo. Con Donzelli ha pubblicato I nuovi contadini (2009, 2015).

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