Per far fronte ai terribili mali del presente (violenza, guerre, terrorismo, fame e povertà per un miliardo e mezzo di esseri umani) è fondamentale superare l’ideologia coloniale, cioè la convinzione che la cultura occidentale sia superiore in tutto e per tutto alle altre culture che abitano il pianeta. Occorre aprirsi a un mutamento di paradigma basato su un autentico dialogo con popoli, civiltà, religioni e tradizioni diverse, che la globalizzazione oggi fa entrare in contatto come mai nel passato. Sul piano filosofico, il vecchio modello monoculturale di ragione e di sviluppo è in crisi, e il pluralismo, chiave di volta di una nuova filosofia declinata in senso interculturale, rifiuta ogni arroganza eurocentrica e la credenza che una sola cultura possa dar conto con i suoi parametri e categorie dell’infinita complessità del reale. Senza il dialogo, senza il superamento dell’individualismo, senza l’ascolto «imparativo», come lo ha chiamato Raimon Panikkar, degli «altri», dei loro valori e delle loro idee, spesso incompatibili coi nostri attuali miti (Mercato, Sviluppo, Tecnologia), non solo non costruiremo mai pace e giustizia, ma rischiamo la distruzione violenta dell’homo sapiens. Non si tratta di rinunciare ai nostri valori, né alla necessaria fermezza nel difenderli contro attacchi brutali e disumani: si tratta invece di non ricercare più un’illusoria universalità transculturale (fondata nella nostra ragione) e di mettersi in gioco in quella che Michael Oakeshott ha definito la «conversazione del genere umano».
Giuseppe Cognetti
Giuseppe Cognetti insegna Storia della filosofia e Filosofia interculturale contemporanea presso l’Università di Siena. È docente della Scuola superiore di Filosofia orientale e comparativa di Rimini, vicepresidente del Cirpit, Centro interculturale dedicato a Raimon Panikkar, e membro della direzione della «Cirpit Review». Esperto di discipline orientali, conduce da anni a Siena un Laboratorio di didattica Yoga e Tai Chi Chuan associato al suo insegnamento ed è insegnante dell’Itcca (International Tai Chi Chuan Association). Tra la sue ultime pubblicazioni: Oltre il nichilismo (Franco Angeli, Milano 2003), La pace è un’utopia? (Rubbettino, Soveria Mannelli 2006) e L’età oscura (Mimesis, Milano 2014).
Etica in laboratorio
Ricerca, responsabilità, diritti
La storia (quasi vera) del Milite ignoto
raccontata come un’autobiografia
Antropologia culturale
Un'introduzione
Badlands
Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni
La costruzione delle Alpi
Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)
Un miracolo non basta
Alle origini della crisi italiana tra economia e politica
Storie del tè
Monaci e mercanti, regine e avventurieri
Storia intima della Grande guerra
Lettere, diari e memorie dei soldati al fronte
Scioperare nel Duemila
Le Officine ferroviarie di Bellinzona e la memoria operaia
L'età delle spezie
Viaggio tra i sapori dall'antica Roma al Settecento
Melanie Klein
Il genio femminile. La follia