
2015, pp. XVI-258, rilegato
ISBN: 9788868433529
€ 38,00 € 36,10
Mangiar bene e saper stare a tavola sono un’arte. E forse mai come nel Rinascimento essa ha raggiunto vette straordinarie. Durante quest’epoca, infatti, il banchetto (e il lavoro nelle cucine che lo precedeva) non era solo una «messa in scena», ma incarnava una profonda sostanza, un modo d’essere dei signori e delle loro corti, che si esprimeva attraverso i fasti dell’arte gastronomica. Nel volume il racconto di sontuosi banchetti, destinati a diventare celebri, organizzati per papi e imperatori, duchi e duchesse, si intreccia con la descrizione di ricette elaborate e sorprendenti. Si familiarizza con i nomi prestigiosi dei grandi cuochi, vere e proprie «star» della tavola rinascimentale: da Cristoforo di Messisbugo a Giovan Battista Rossetti, da Vincenzo Cervio a Bartolomeo Scappi. Attraverso una sapiente lettura dei documenti, e con l’aiuto di un ricco corredo di illustrazioni, Pierluigi Ridolfi ci introduce agli usi culinari e conviviali del tempo: dai piatti a base di frattaglie in cui nulla viene risparmiato alle ricette in cui dolce e salato si fondono nella maniera più impensabile, dai banchetti a tema (come quelli di sole uova, cotte perfino allo spiedo) ai pranzi composti da decine di portate, tanto da far dubitare che lo stomaco dei commensali potesse sopportare quantità abnormi di cibi tanto impegnativi… Intraprendere questo percorso nei magnifici saloni dei palazzi principeschi, dove si rappresenta lo spettacolo del banchetto, addentrarsi nelle grandi cucine brulicanti di cuochi e sguatteri, affollate di strani e ingegnosi strumenti per triturare e arrostire, è il modo migliore per rivivere l’atmosfera delle corti italiane del Rinascimento e respirare i profumi di un’epoca segnata dallo splendore delle grandi dinastie.
Pierluigi Ridolfi
Pierluigi Ridolfi, nato a Ferrara nel 1934, ingegnere e professore all’Università di Bologna, è stato tra i protagonisti dell’informatica italiana. Dal 1960 al 1993 in Ibm Italia, è stato direttore centrale della Ricerca; successivamente ha svolto un’intensa attività di consulenza tecnologica per alcuni organi governativi. È presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei. Da sempre cultore della buona cucina e appassionato di storia della gastronomia, raccoglie per la prima volta in questo libro il frutto delle sue ricerche sull’argomento.
Lauretta Colonnelli, Il Corriere della Sera, 21/02/2016
SCAPPI, MASTERCHEF DEL RINASCIMENTO A ROMA
, AGI, 05/02/2016
La cucina del Rinascimento? Un horror di lusso
, Il Messaggero, 12/01/2016
CULTURA CULINARIA, IL PASSATO INSEGNA
Gilberto Scuderi, la Gazzetta di Mantova, 30/12/2015
MANTOVA E IL RINASCIMENTO A TAVOLA
Lidia Lombardi, Il Tempo, 17/12/2015
RINASCIMENTO L'ARTE DEL GUSTO
Rossana Sisti, Avvenire, 03/12/2015
STORIA. CIBO DA PRINCIPI: IL RINASCIMENTO CHE AMAVA MANGIARE
Maurizio di Fazio, il Fatto quotidiano, 08/11/2015
Cucinare i piatti delle corti italiane del Rinascimento? Dal “bianco mangiare” alla “minestra di pelle di capponi”, le ricette in un libro
Massimo Firpo, Domenica - Il sole 24 ore, 08/11/2015
CIBI NOBILISSIMI E COMUNI
, Bell'Italia, 02/11/2015
Quando la cucina si è fatta arte
Gianfranco Dioguardi, Gazzetta del Mezzogiorno, 27/10/2015
COSI' IL RINASCIMENTO MISE L'ITALIA A TAVOLA
La svolta a destra di una città operaia
Terni, laboratorio d’Italia
Indipendentismi, autonomismi e conflitti sociali in Europa occidentale
Feste civiche e cultura popolare in Toscana
Appunti per il XXI secolo
Questo volume fa parte della serie pubblicata con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).
Nikolaj Vavilov, pioniere della biodiversità
Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Cinema, politica, immaginari
Storia delle acque sotterranee in Italia
Dall’età liberale al fascismo
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili
Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento