«La sera del venticinque luglio sentii il rumore di gente che passava per la strada vociando. Mi affacciai alla finestra e vidi due uomini di mezza età che allargavano le braccia come chi si è tolto un peso di dosso gridando “finalmente!”. Mi precipitai in strada e mi accodai ai molti altri che camminavano gridando. Questo fu il modo in cui appresi la caduta di Mussolini».
È davvero una grande fortuna che il più autorevole storico della Resistenza – l’autore di quel libro sulla Guerra civile che ha rappresentato un punto di svolta di tutta la nostra coscienza storica – decida di raccontare la sua esperienza di quegli anni. Ed è veramente una felice coincidenza che le sue memorie di giovane militante antifascista prendano la forma di questo piccolo libro prezioso proprio nel momento in cui ricorre il settantennale della Liberazione. L’autore rievoca i mesi dal 25 luglio del 1943 al 25 aprile del 1945, quelli tra i suoi ventidue e ventiquattro anni di età. In uno stretto rapporto tra vicende individuali e grandi eventi pubblici si snoda, tra ricordi e riflessioni, tra emozioni e pensieri, una narrazione concreta e in qualche modo quotidiana di sé e di molti altri. Pavone è sospeso in quei mesi tra un antifascismo ideale – declinato in maniera incerta tra il cattolicesimo da cui proviene e il socialismo e l’azionismo che lo attraggono – e il bisogno di agire che lo porta alla militanza clandestina. Dopo l’8 settembre, in una Roma piena di angosce e incertezze, una buona dose di sfortuna lo farà arrestare dalla polizia fascista. Rinchiuso a Regina Coeli, incontrerà numerosi altri antifascisti, da Leone Ginzburg a Ruggero Zangrandi. Qui nascerà anche l’amicizia col vecchio comunista dissidente Nestore Tursi, che gli farà da maestro. Trasferito nel dicembre 1943 nel carcere di Castelfranco Emilia, ne uscirà nell’estate del 1944, con l’obbligo di arruolarsi nell’esercito repubblichino. Scapperà a Milano, dove sotto falso nome intesserà i fili di una nuova attività clandestina. Il 25 aprile del 1945 sarà tra la folla di piazzale Loreto, prima di farsi prendere coi suoi compagni dall’allegria di Milano nei primi giorni di libertà.
Claudio Pavone
Claudio Pavone (1920-2016) è stato uno dei più grandi storici dell’Italia contemporanea. Tra il 1943 e il 1945 ha svolto attività clandestina, trascorrendo un periodo in carcere. Dal 1948 al 1974 ha lavorato negli Archivi di Stato. A partire dagli anni cinquanta, si è dedicato agli studi di storia dell’Italia post-unitaria, approfondendo in particolare il nodo fascismo-guerra-Resistenza.
Dal 1974 al 1990 professore di Storia contemporanea all’Università di Pisa, ha pubblicato Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza (Bollati Boringhieri, 1991); Alle origini della Repubblica. Scritti su fascismo, antifascismo e continuità dello Stato (Bollati Boringhieri, 1995).
Marco Bresciani, l'Indice dei libri del mese, 16/10/2015
UNA GUERRA CIVILE EUROPEA
Marcello Flores, il Mulino, 01/08/2015
La mia Resistenza
Toni Rovatti, Lo Straniero, 01/07/2015
PAVONE: LA RESISTENZA "SOFFERTA"
Stafano Liucci, Domenica - Il sole 24 ore, 14/06/2015
UNA RESISTENZA CIVILE
Furio Colombo, Il fatto quotidiano, 27/04/2015
LA RESISTENZA DI PAVONE: UN TESTIMONE DA PASSARE
, Fahrenheit - Radio3, 24/04/2015
Claudio Pavone, La mia resistenza, con Guido Crainz
Goffredo Fofi, internazionale, 24/04/2015
Memorie del 25 aprile
, Il Corriere della Sera - ed. Roma, 24/04/2015
PAVONE, CRAINZ E LA RESISTENZA
Lara Crinò, Venerdì - La Repubblica, 24/04/2015
BOMBE SU ROMA, COSI' IL PARTIGIANO DIVENTA STORICO
, La Repubblica, 23/04/2015
Libri
Intervista a Guido Crainz su La mia resistenza di Claudio Pavone, Zapping - Radio Uno, 22/04/2015
Memorie di un Partigiano
, Il Corriere della Sera - ed. Roma, 20/04/2015
IL "DIARIO" DI ANTONIO GIOLITTI E LE "MEMORIE" DI CLAUDIO PAVONE
Antonella Rampino, La Stampa, 20/04/2015
PAVONE: LE MIE SPERANZE PERSE DOPO LA RESISTENZA
Guido Crainz, La Repubblica, 17/04/2015
LA MEMORIA CONTRO LA RETORICA
Claudio Pavone, La Repubblica, 17/04/2015
PIAZZALE LORETO DAVANTI AL CORPO DELLA PETACCI
La fiera delle falsità
Via Rasella, le Fosse Ardeatine, la distorsione della memoria
Quale Europa
Capire, discutere, scegliere
Roma '44
Le lettere dal carcere di via Tasso di un ragazzo martire delle Fosse Ardeatine
Contro la democrazia illiberale
Storia e critica di un’idea populista
Assalto a San Lorenzo
La prima strage del fascismo al potere
Del capitalismo
Un pregio e tre difetti
L'ultimo Marx
Biografia intellettuale
(1881-1883)
Nuova edizione accresciuta
L'antifascista
Giacomo Matteotti, l’uomo del coraggio, cent’anni dopo (1924-2024)
Lento pede
Vivere nell'Italia estrema
Le tre culture del Medioevo
Dotta, popolare, orale
Il mito del Grande complotto
Gli americani, la mafia e lo sbarco in Sicilia del 1943
Espulso per tradimento
Storia di un detenuto comunista che chiese la grazia al duce