Julia Kristeva

Sole nero

Depressione e melanconia

Traduzione di Alessandro Serra. Nuova edizione italiana con una Introduzione 2013

Collana: Saggi. Arti e lettere
2013, pp. X-216, rilegato
ISBN: 9788860369611

€ 27,50  € 26,13
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Scheda libro

Due tesi ardite sostengono questo libro di Julia Kristeva – semiologa, scrittrice, grande intellettuale e interprete del disagio dei nostri tempi: la prima è che la «melanconia» degli antichi, la atra bilis studiata da Aristotele, da Ippocrate e da Galeno, indagata nel Rinascimento da Marsilio Ficino e immortalata da Dürer, pur restando sostanzialmente la stessa, abbia assunto ai giorni nostri il volto di una malattia riconoscibile: la depressione. La seconda è che quest’ultima, proprio perché sperimenta l’inconsistenza del senso delle cose, sia capace di una trasformazione rivoluzionaria: di cambiare il pensiero e le forme artistiche. Un viaggio affascinante, quello di Julia Kristeva, attraverso la psicoanalisi, la filosofia, l’estetica letteraria, la storia, l’arte. Dopo avere affrontato tre figure della depressione femminile – casi clinici narrati come tre cronache – Kristeva si confronta con le storie di quattro grandi artisti, nei quali la malinconia ha prodotto opere di alto valore simbolico, in epoche e contesti differenti: Hans Holbein, Gérard de Nerval, Fëdor Dostoevskij e Marguerite Duras. Spaziando dall’idea del sublime a quella di morte, dalla nostalgia al dolore della mente, Sole nero costituisce un’indagine sulla sofferenza contemporanea e sui suoi effetti sulla società. Una riflessione sul dolore, certo, ma anche sul senso di una nuova forma del sacro, perché, come afferma Kristeva, «oggi non è tanto il sesso che incomoda o che fa paura, quanto il dolore permanente, il cadavere potenziale che noi siamo. Chi osa guardarli negli occhi? La depressione è il segreto, forse il sacro della nostra epoca».

Autore

Julia Kristeva
Filosofa, psicoanalista e filologa, Julia Kristeva è tra i maggiori teorici contemporanei della letteratura. Con Donzelli ha pubblicato la trilogia del Genio femminile (Hannah Arendt, Colette e Melanie Klein), e i suoi lavori più importanti: Bisogno di credere (2006); Teresa, mon amour (2008); La testa senza il corpo (2009); Il loro sguardo buca le nostre ombre (con Jean Vanier, 2011); Storie d’amore (2012); Sole nero (2013); Stranieri a noi stessi (2014); Del matrimonio considerato come un’arte (con Philippe Sollers, 2015); La vita, altrove (2017), Dostoevskij. Lo scrittore della mia vita (2020).