

È possibile rilevare lo «stato di salute» di un territorio, di un’economia, di una società? Esiste la possibilità di capire i problemi dell’Italia attraverso l’analisi di una città esemplare? Utilizzando i parametri messi a punto dall’Unione europea, gli autori guardano in queste pagine alla Capitale, città che è diventata emblematica dei difetti strutturali dell’Italia. Roma in questi anni ha sviluppato un’economia della rendita piuttosto che di mercato; si è adagiata sullo sfruttamento del territorio, senza creare nuove opportunità. Ha puntato sulla quantità ignorando spesso la qualità. Le dinamiche e le scelte delle imprese che operano nei servizi, nel commercio, nell’artigianato e nel turismo si sono appiattite sul presente e su una logica dell’usa e getta di ambiente, storia e territorio. L’assenza di opportunità di impiego, la chiusura delle botteghe artigiane e delle trattorie a favore dei souvenir made in China e dei take-away, il mancato investimento nell’innovazione, un patrimonio storico tanto sfruttato dalle masse di turisti mordi e fuggi quanto male valorizzato, sono la conseguenza di questa situazione. È urgente un intervento strategico e condiviso, che cambi il modo di fare e gli interessi prevalenti in una città in chiaro declino. Gli autori dimostrano come quanto accade a Roma sia del tutto simile a ciò che sta avvenendo in Italia: la crisi economica si accompagna alla diffusa perdita di capitale culturale e sociale. Diminuisce la capacità d’agire e di autonomia delle persone e si indebolisce la creazione di benessere. Il rischio del declino si affronta nel rispetto e nel recupero della nostra identità storica, nel tornare a creare sviluppo, a saper produrre beni e servizi di valore, nel resistere alla logica della rendita e ricominciando a fare qualità. Si esce dal declino con un nuovo umanesimo.
Romano Benini
Romano Benini è professore straordinario di Sociologia del welfare e coordinatore del corso di laurea in Consulenza del lavoro presso la Link Campus University di Roma e docente di Sociologia del Made in Italy presso l’Università «la Sapienza» di Roma. Giornalista economico, è autore di Il posto giusto, il programma di Rai3 su formazione e mercato del lavoro, e consulente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, della Cna nazionale e di diverse istituzioni. Tra i libri più recenti: Il fattore umano (Donzelli, 2016), Lo stile italiano, Mutamenti sociali e inclusione attiva (Eurilink, 2018), Il posto giusto (Eurilink, 2020).
Paolo De Nardis
Paolo De Nardis è ordinario di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma. È stato consigliere comunale a Roma e delegato alle politiche universitarie dal 1993 al 1997. A più riprese si è occupato di giovani nel Lazio: Profondo centro (Roma 1998) e Taciti accordi (con A. Cattaneo e C. Mariti, Milano 2007).
Carmine Fotia, L'Unità, 05/11/2016
DECLINO CAPITALE

Rivoluzione umanista
La cura italiana al disagio globale

Lo stile italiano
Storia, economia e cultura del Made in Italy

Il fattore umano
Perché è il lavoro che fa l'economia e non il contrario

Destini e declini
L'Europa di oggi come l'impero romano?

Nella tela del ragno
Perchè in Italia non c'è lavoro e come si può fare per crearlo

Quasi italiani
Storie di immigrati imprenditori

Italia cortigiana
Passato e presente di un modello di potere

Saper fare
Il modello artigiano e le radici dello stile italiano

South Working
Per un futuro sostenibile del lavoro agile in Italia

L’università nella lotta alle mafie
La ricerca e la formazione

Le città sono la soluzione
Un viaggio nell’Italia dei comuni innovativi

Testimoni di violenza
La camorra e il degrado sociale nel racconto di dieci detenuti