
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2012, pp. XX-268
ISBN: 9788860367433
€ 25,00 € 23,75
È possibile documentare una tradizione municipale torinese aperta alle esperienze europee lungo tutto il XX secolo? L’Esposizione internazionale del 1911 è momento peculiare della circolazione di saperi e di personalità afferenti alle istituzioni locali internazionali. Se tale indirizzo ben si inserisce nella spinta modernizzatrice del primo decennio del Novecento, resta da chiarire se e come la vocazione europea di Torino sia sopravvissuta durante il ventennio fascista. Non bisogna dimenticare, ad esempio, che nel 1926 vi si svolse il primo Congresso nazionale di Urbanistica. Nel secondo dopoguerra, complici anche le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, si assiste a una ripresa della strategia politico-amministrativa mirante a esaltare la dimensione europea e internazionale della città. Si punta da un lato allo sviluppo della rete autostradale in concomitanza con la promozione dei trafori verso Francia e Svizzera, dall’altro all’incremento della diffusione di idee e di studiosi, di cui è prova la nascita, già nel 1952, dell’Istituto universitario di Studi europei. Tutto ciò avviene in sinergia con camere di commercio, unioni imprenditoriali, associazioni sindacali, banche e imprese private, indotte a loro volta a sviluppare potenzialità transnazionali. È in questo contesto che, nei prestigiosi edifici costruiti per ospitare Italia ’61, verranno ben presto a insediarsi sedi distaccate degli organismi internazionali. A conclusione delle celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, che hanno nuovamente visto Torino protagonista, questo volume riflette, attraverso analisi storiche e testimonianze, sulla radicata vocazione di Torino città proiettata verso l’Europa.
Dora Marucco
Dora Marucco ha insegnato Storia delle istituzioni politiche e sociali e Storia e modelli della Pubblica amministrazione nella Facoltà di Scienze politiche dell’Ateneo torinese. È membro degli organi direttivi della Deputazione subalpina di Storia patria, del Centro Piero Gobetti, della Fondazione Nocentini.
Cristina Accornero
Cristina Accornero ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Ehess di Parigi. Svolge attività di ricerca e collaborazione alla didattica presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino. Si occupa di storia dell’industria e di storia sociale e urbana. Per i tipi della Donzelli è autrice, insieme con Dora Marucco, dei volumi Torino città internazionale. Storia di una vocazione europea (2012) e Orizzonti internazionali a Torino. Indagini per una storia della sua classe dirigente nel tardo Novecento (2016).
Tra responsabilità e creatività (1919-1992)
Indagini per una storia della sua classe dirigente nel Tardo Novecento
La svolta a destra di una città operaia
Terni, laboratorio d’Italia
Indipendentismi, autonomismi e conflitti sociali in Europa occidentale
Feste civiche e cultura popolare in Toscana
Appunti per il XXI secolo
Questo volume fa parte della serie pubblicata con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).
Nikolaj Vavilov, pioniere della biodiversità
Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Cinema, politica, immaginari
Storia delle acque sotterranee in Italia
Dall’età liberale al fascismo
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili