

«Dire no ai mercati finanziari non significa affatto rinunciare al mercato. Significa semplicemente rinunciare a fare mercato di ciò che merce non è, ossia della moneta e del credito».
La finanza ha un compito vitale: dare respiro e slancio all’economia. Oggi predomina una forma di finanza, quella dei mercati finanziari, che non svolge bene il suo lavoro. Anzi talvolta lavora contro. Occorre pensare e praticare un’altra finanza. A dispetto della crisi economica che essi stessi hanno innescato, i mercati finanziari hanno acquistato un potere sempre crescente. Lungi dall’essere divenuti l’oggetto di riflessione e di riforma, essi continuano a dettare legge. Impongono politiche economiche agli Stati, depongono governi che giudicano inadempienti, abrogano diritti che vedono come intralci, scardinano patti sociali, ridisegnano equilibri e alleanze internazionali. Il tutto senza che nessuno si assuma personalmente e politicamente la responsabilità di tali decisioni. Il dominio dei mercati è politicamente illegittimo, economicamente dannoso, umanamente aberrante. Bisogna venirne fuori. Non si tratta tuttavia di «abolire la finanza»,ma di impegnarsi nel progetto di cambiarne radicalmente la forma. Sul piano pratico alcuni germi di cambiamento stanno già emergendo. Assistiamo al ritorno a pratiche finanziarie e bancarie fino a poco tempo fa considerate obsolete, ma che ora mostrano tutta la loro solidità, come le forme di credito cooperativo e di finanza senza interesse. D’altra parte, emergono spontaneamente altre pratiche, come i sistemi di compensazione, locali e internazionali. Quello che invece manca ancora è una prospettiva d’insieme, teorica e politica, nella quale inquadrare le pratiche vecchie e nuove. Questo saggio è dedicato a pensare e progettare un’altra finanza.
Massimo Amato
Massimo Amato è studioso di storia della moneta e autore di Il bivio della moneta (Egea, 1999), Le radici di una fede. Per una storia del rapporto fra moneta e credito in Occidente (Bruno Mondadori, 2008) e L’enigma della moneta e l’inizio dell’economia (et al. edizioni, 2010). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.
Luca Fantacci
Luca Fantacci, studioso di storia finanziaria e del pensiero di Keynes, ha pubblicato La moneta. Storia di un’istituzione mancata (Marsilio, 2005). Ha curato i volumi di J. M. Keynes, Risparmio e investimento (Donzelli, 2010) e Eutopia. Proposte per una moneta internazionale (et al. edizioni, 2011). Insegna Storia economica all’Università Bocconi.

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