
Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2012, pp. XII-198, rilegato
ISBN: 9788860367013
€ 25,00 € 23,75
Nell’Italia repubblicana, numerosi ebrei aderirono ai partiti di sinistra. Questa scelta sgorgava naturalmente dall’opposizione al regime, che aveva visto ebrei e antifascisti partecipare alle stesse lotte e piangere gli stessi morti. Ben presto, Israele assunse un ruolo altrettanto centrale nella definizione dell’«autocoscienza» ebraica, creando così un piano di aperta conflittualità con buona parte di quelle stesse sinistre, di sovente arroccate su posizioni fortemente terzomondiste. Nacque un terreno di ibridazione simbolica di grande interesse, nel quale gli ebrei italiani di diverse generazioni avviarono continui ripensamenti della tragica eredità della Shoah, del legame con Israele, e di un impegno politico che spesso fu un aspetto essenziale delle loro vite. Il libro analizza i percorsi ideologici e intellettuali di alcuni di loro rimandando sempre al più ampio dibattito sul Medio Oriente. Da Franco Fortini a Emilio Sereni, da Amos Luzzatto ad Arrigo Levi, da Luca Zevi a Fiamma Nirenstein, le storie di tanti intellettuali solcano, mostrandone le profonde spaccature, i principali snodi di un paese oscillante tra rielaborazioni e rimozioni di un passato totalitario. Aprono squarci sulle complesse combinazioni di identità e politica. Offrono un punto di vista interno, quasi intimo, da cui poter seguire il cammino delle sinistre italiane.
Il radicalismo fascista al potere
Nikolaj Vavilov, pioniere della biodiversità
Scritti e discorsi di politica internazionale (1972-1984)
Cinema, politica, immaginari
Storia delle acque sotterranee in Italia
Dall’età liberale al fascismo
La mia vita raccontata a Alessandro Portelli
Gli anni di Cambridge
L’incontro con Ezio Tarantelli
L’omicidio delle Br
Le battaglie civili
Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento
L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei
Memoria e storia dei paesi abbandonati
La ricerca qualitativa, le fonti, i percorsi
La donna, le guerre, gli amori.
«Tutte le donne della storia sono modi di essere Marta e reggono il mondo»