Odisseas Elitis

Il metodo del dunque

e altri saggi sul lavoro del poeta

Nuova edizione accresciuta a cura di Paola Maria Minucci. Postfazione di Iulita Iliopulu

Collana: Saggine, 182
2011, pp. XX-172
ISBN: 9788860366573

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Scheda libro

«Ho colto la mia immagine tra un mare che si affaccia dal muretto bianco di calce di una chiesa e una ragazza scalza cui il vento solleva la veste: un momento felice cui tendo un agguato cercando di catturarlo con parole greche».

«È dovere del poeta rischiare movimenti dell’anima improvvisi e incontrollati, provocare, intervenendo nella sintassi, tempeste inaudite, dare al suo stile, alla sua lingua, quel sussulto tipico del corpo giovane, lo slancio dell’aquila verso l’alto». Le prose critiche di Odisseas Elitis, il poeta greco contemporaneo insignito del premio Nobel nel 1979, sono pagine di riflessione etica esistenziale e letteraria ma anche pagine di alta poesia capaci di fondere insieme ispirazione lirica e filosofica: parole che mantengono forte l’eco di altre parole lontane già pronunciate e ora ripetute e accomunate dall’onda del pensiero. Sono la chiave migliore per entrare in profondità nel suo laboratorio poetico e linguistico, pongono le basi metodologiche dell’espressione del pensiero che sta dietro e dentro a tutta la sua produzione definendo non solo i termini e il senso del suo «lavoro », ma anche la sua visione della vita e della ricerca dell’uomo. Elitis, qui come in tutta la sua opera, va alla ricerca del «movimento segreto delle cose», tentando di ricomporre l’unità dell’uomo, laddove con il degenerare della cultura e della civiltà si è creato un frazionamento, una divisione, una contraddizione. Ragione e intuito non si contrappongono, ma si intrecciano in nome di una logica superiore che faccia leva sulle potenzialità latenti e inesplorate dell’uomo nel tentativo di ridonargli la libertà. Perché «è un peccato questa reclusione a vita nell’arca del Bisogno con i sensi inchiodati al ruolo di funzioni».

Autore

Odisseas Elitis
Odisseas Elitis (1911-1996) è una delle voci più rappresentative della poesia contemporanea. Nel 1940 ha pubblicato la prima raccolta poetica Orientamenti. Nel 1943 esce Sole il Primo e nel 1945 Canto eroico e funebre per il sottotenente caduto in Albania. Dopo un lungo periodo di silenzio e un soggiorno a Parigi, esce nel 1959 Dignum Est, forse la sua opera più significativa. Da allora non ha mai cessato di scrivere e pubblicare: la raccolta di saggi e prose Carte scoperte (1974), le Elegie di Oxòpetra (1991), il secondo volume di saggi e prose Carte bianche (1992), A occidente del dolore (1995), Da presso (1998). Nel 1979 l’Accademia di Svezia gli assegna il premio Nobel per la letteratura. Di Elitis la Donzelli editore ha pubblicato l’antologia dell’intera sua opera È presto ancora (2000, 2011), le prose poetiche La materia leggera. Pittura e purezza nell’arte contemporanea (2005) e Monogramma nel mondo (2006).